La strada per il Monte Gelbison resta chiusa. È quanto prevede un’ordinanza firmata nella giornata di ieri dal sindaco di Novi Velia Adriano De Vita, dopo i sopralluoghi e la relazione dell’ingegnere Pasquale Aniello Crocamo, affidatario dell’incarico di Sistemazione e messa in sicurezza delle aree interessate dal movimento franoso.
La relazione tecnica
«Nell’attuale situazione esiste il pericolo potenziale che la frana possa arrecare ulteriori danni nonché estendersi ad aree limitrofe – si legge nel documento – la riduzione del rischio in questa fase dovrà essere attuata vietando le attività che prevedono la presenza umana, anche no continuativa nelle aree interessate».
Il tecnico ha indicato anche le possibili cause che non sarebbero di natura antropica: «il canale idrico di adduzione alla centrale idroelettrica è ad oltre 200 metri a monte della linea di coronamento della frana è funzionante e non ha segni riconducibili alla frana».
I disagi
L’episodio si è verificato nella notte tra il 23 e il 24 dicembre provocando ingenti danni nell’area del ristorante “La Montanara” e interrompendo la viabilità. La zona interessata era già stata classificata come ad alto rischio idrogeologico nel 2012. Nonostante ciò, il crollo ha colto di sorpresa, mettendo in luce la fragilità del territorio e la necessità di interventi urgenti.
Il ristorante “La Montanara” ha subito danni, con parte della struttura gravemente danneggiata. La strada di accesso al Monte Gelbison è stata chiusa e le attività presenti sulla montagna sono isolate.
Indagini in corso e interventi urgenti
La Procura della Repubblica avrebbe aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità legate ad una eventuale mancata manutenzione. Nel frattempo sono andati avanti gli interventi per la rimozione dei detriti e la messa in sicurezza dell’area. Tuttavia, i tempi per il ripristino della viabilità rimangono incerti.