Nel Cilento cresce la preoccupazione tra i residenti per massiccia presenza dei cinghiali ora soprattuto nei centri abitati; per questo il Presidente dell’Unione dei Comuni Alto Calore, nonché sindaco di Felitto, Carmine Casella, ha scritto al Prefetto di Salerno e alla Regione Campania, per tremate dell’UOD Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria, per chiedere interventi urgenti.
La richiesta
Il Presidente dell’Unione ha richiesto la convocazione urgente di un tavolo di concertazione che veda insieme
la Prefettura, l’Ente Parco, la Regione, con il competente settore di prevenzione e sanità pubblica veterinaria e una delegazione di Comuni.
“L’obiettivo è la creazione di un protocollo di intervento – aggiunge Casella – chiaro a cui i sindaci potranno fare riferimento in caso di presenze di ungulati all’interno dei centri abitati. Inoltre attivando un tavolo di collaborazione tra Regione ed Ente Parco si potrebbero anche coordinare gli interventi dei selecontrollori (in aree esterne ai centri abitati) con quelli dei veterinari. Senza questo coordinamento continueremo a subire passivamente una situazione che può essere gestita”.
La situazione cinghiali
Nella nota inviata da Casella è stata analizzata la preoccupate situazione sul territorio. “Purtroppo da tempo e in diverse occasioni sono siate registrate presenze o gruppi di ungulati all’interno dei centri abitati. Questi avvistamenti sono avvenuti, oltre che di notte e al mattino presto, anche in orari diurni in cui i borghi vivevano la loro quotidiana routine.
Queste presenze, rappresentano un evidente pericolo per l’incolumità dei residenti ed un rischio per la salute pubblica. Ormai non sono poche le occasioni in cui i cinghiali percorrono le vie cittadine alla ricerca di cibo, disperdendo gli stessi rifiuti che le famiglie depositano fuori dalle case negli orari della raccolta differenziata. Particolare preoccupazione desta la loro presenza anche nei pressi di luoghi di ritrovo e di gioco di bambini. Ogni, sindaco è intervenuto come poteva per tutelare il centro abitato da queste incursioni, in alcuni casi anche installando recinti e/o cancelli per bloccare ma è una lotta impari e soprattutto disarticolata”.