Si รจ svolto questa mattina, lunedรฌ 7 luglio, presso la Prefettura di Salerno, un incontro convocato dal Prefetto Francesco Esposito per affrontare lโemergenza climatica e le sue ripercussioni sulla salute nei luoghi di lavoro. Presenti le organizzazioni sindacali, gli enti ispettivi e sanitari, tra cui Inail, Asl e Ispettorato del Lavoro.ย
Le criticitร
Il segretario generale della Cgil Salerno Antonio Apadula ha espresso preoccupazione per lโaggravarsi delle condizioni lavorative a causa delle ondate di calore estremo e ha invocato misure strutturali, oltre lโemergenza: โIl caldo torrido non รจ piรน unโeccezione, รจ diventato parte integrante del contesto lavorativo. Non possiamo continuare a rincorrere lโemergenza: serve un nuovo modello che metta davvero al centro la salute dei lavoratori.โ
Apadula ha inoltre insistito sullโurgenza di attivare controlli efficaci e costanti: โSenza ispettori sul territorio, ogni ordinanza rischia di restare sulla carta. Nei cantieri, nei campi, nellโigiene urbana, tra i rider: non possiamo permettere che il rispetto delle norme sia affidato solo al buon senso dei singoli.โ
Le richieste
Particolare attenzione รจ stata posta verso le categorie piรน esposte, come edili, braccianti, addetti alla raccolta rifiuti e lavoratori delle consegne. Ma il problema รจ primario anche per i lavoratori portuali e i lavoratori afferenti al settore turistico โ alberghiero. Il segretario CGIL ha poi voluto ringraziare pubblicamente il Prefetto Francesco Esposito per la grande disponibilitร e sensibilitร dimostrata: โIl Prefetto ha giร manifestato lโintenzione di convocare a breve un nuovo tavolo di confronto, questa volta coinvolgendo anche le associazioni datoriali e lโINPS. ร un segnale importante: affrontare questi temi richiede corresponsabilitร e unโazione corale.โ
La CGIL Salerno ha ribadito la necessitร di avviare un percorso stabile di confronto territoriale su salute, sicurezza e condizioni climatiche, con obiettivi chiari: prevenzione, vigilanza e cultura della responsabilitร . โIl lavoro non puรฒ essere una trappola. O si cambia rotta, o i luoghi di lavoro diventeranno i primi luoghi di rischio. Non possiamo permetterlo.โ