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Droga, furti e ricettazione: 15 arresti per associazione e delinquere. Agivano anche in Cilento

Smantellata una rete di narcotrafficanti tra Campania e Calabria: 15 arresti per traffico internazionale di droga, furto, ricettazione e minaccia

A cura di Redazione Infocilento Pubblicato il 30 Aprile 2024
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Un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno ha portato all’arresto di 15 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, furto, ricettazione e minaccia. I reati sono aggravati dalle condizioni previste dall’articolo 416 bis, comma 1, del codice penale (associazione di tipo mafioso).

L’attività investigativa, condotta dal Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri – Sezione Anticrimine di Salerno, ha permesso di ricostruire un presunto sodalizio criminale composto da soggetti campani in rapporti con esponenti della ‘ndrangheta degli Alvaro di Sinopoli (RC).

Il ruolo di Carmine Ferrara

Secondo l’accusa, il fulcro del gruppo sarebbe stato Carmine Ferrara, che avrebbe svolto la funzione di intermediario tra narcotrafficanti stranieri e organizzazioni italiane. Il porto di Salerno, stando alle indagini, era diventato un hub per l’importazione di droga dal Sud America.

Operazioni coordinate da Volpe Franco ed Esposito Cataldo

Le operazioni sarebbero state coordinate da Franco Volpe e Cataldo Esposito, con la partecipazione di soggetti al momento irreperibili, e avrebbero visto l’interesse della famiglia calabrese degli Alvaro. Parte dello stupefacente sarebbe stata destinata a Nicola e Francesco Alvaro, finanziatori dell’importazione e acquirenti della cocaina.

Un’altra tonnellata di droga sequestrata

Nel corso delle indagini, è stato sequestrato un carico di marijuana del peso complessivo di oltre una tonnellata, nascosto in un container proveniente dal Canada. L’accusa ipotizza il coinvolgimento di Antonio Malafronte e dell’italo-americano Michele Annunziata, che avrebbe organizzato l’importazione della droga finanziata da Giuseppe Gargiulo.

Attività illecite anche nel Cilento

Dalle indagini è emersa la trasversale operatività di alcuni degli indagati, tra cui Volpe, che avrebbero diretto anche attività finalizzate alla commissione di reati contro il patrimonio, in particolare nel Cilento. La base sarebbe ad Ogliastro Cilento.

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