Carlo Acutis è santo. E questo lo sa bene la comunità di Centola che ieri, domenica 7 settembre, ha partecipato commossa alla sua canonizzazione, avvenuta in piazza San Pietro a Roma.
Un momento di profonda commozione per quanti lo hanno conosciuto
Un momento storico per la Chiesa e per tutti i centolesi che alle parole pronunciate da Papa Leone XIV hanno risposto con un forte e prolungato applauso che ha coinvolto tutta piazza San Nicola di Mira, dove erano accorsi per prendere parte, attraverso un maxischermo, all’importante giornata.
Tanti i giovani presenti in piazza a Centola così come diverse sono state le testimonianze di chi ha conosciuto Carlo Acutis e che ha condiviso con il nuovo Santo della Chiesa Cattolica molti momenti della sua vita. “Un ragazzino come tutti gli altri, che amava giocare e trascorrere le sue giornate con i suoi amici ma che ha sempre avuto un legame forte e intenso con la Chiesa e con l’Eucarestia” raccontano coloro che l’hanno conosciuto a Centola, paese dove è presente la casa dei nonni e dove è nata la mamma Antonia Salzano.
Tanti i giovani del posto che sono cresciuti con il Santo Carlo Acutis e che questa mattina si sono ritrovati in piazza per un momento che ha lasciato il segno nel mondo della Chiesa e nella comunità di Centola. “Era un ragazzo che non andava in giro con i superpoteri – raccontano – ma fin da subito abbiamo capito che aveva un marcia in più e il suo messaggio è arrivato a tutti noi”. Un ricordo quello del Santo Carlo Acutis che mai potrà essere cancellato e che unirà sempre il Cilento a Carlo.