L’Italia intera si è stretta ieri, in un commosso addio, attorno ai feretri del Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari (56 anni), del Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà (56 anni), e del Carabiniere Scelto Davide Bernardello (36 anni), i tre carabinieri tragicamente scomparsi nell’esplosione di un casolare a Castel d’Azzano, in provincia di Verona, lo scorso 14 ottobre.
Il cordoglio
I funerali di Stato si sono svolti nella Basilica di Santa Giustina a Padova, alla presenza delle massime autorità, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La nazione ha proclamato il lutto nazionale per onorare il loro sacrificio.
La tragedia è avvenuta durante un’operazione di sgombero, quando i tre militari, insieme ad altri colleghi e agenti di polizia, sono stati travolti dalla deflagrazione, innescata da tre fratelli che avevano saturato l’abitazione di gas, provocando il crollo dell’edificio e ferendo gravemente anche altri 13 operatori.
L’omaggio da Capaccio Paestum
Mentre il Paese si univa nel dolore, un gesto di profonda solidarietà è giunto anche da Capaccio Paestum. La Polizia Municipale locale, guidata dal comandante Clelia Saviano, ha voluto rendere un toccante omaggio ai “tre servitori dello Stato, scomparsi tragicamente nell’esercizio del loro dovere”.
I vigili urbani capaccesi si sono recati in forma ufficiale presso la Stazione dei Carabinieri di Capaccio Scalo, manifestando la loro vicinanza all’Arma dei Carabinieri. Ad accoglierli, il comandante Vincenzo De Palma e il comandante della stazione di Capaccio Capoluogo, il Maresciallo Giovanni Graziuso.
Nel corso della commemorazione, è stata deposta una corona di fiori, affiancata dalle bandiere italiana ed europea. Un messaggio scritto a mano su un mazzo di fiori riassumeva il sentimento di cordoglio e ammirazione: “Tre Eroi dell’Arma dei Carabinieri, caduti nell’esercizio del loro dovere”, in ricordo di Marco, Valerio e Davide.
A commentare il tributo, la comandante Clelia Schiavo che ha parlato di un evento dovuto ma soprattutto sentito per onorare l’Arma.