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Campagna vaccinale antinfluenzale 2025-2026: obiettivo 75% di copertura e co-somministrazione anti-Covid

Al via la campagna vaccinale antinfluenzale 2025-2026

È ufficialmente iniziata la campagna vaccinale antinfluenzale 2025-2026. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha dato il via libera alla distribuzione di milioni di dosi su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di raggiungere almeno il 75% della popolazione a rischio vaccinata, superando così il dato dello scorso anno, che si era fermato al 52,5% degli anziani.

Come di consueto, la vaccinazione è gratuita per le categorie prioritarie e, in molte regioni, anche per tutti i cittadini. Ogni Regione gestisce autonomamente la campagna, ma è possibile consultare il calendario vaccinale completo sul sito delle singole amministrazioni sanitarie.

Vaccino antinfluenzale e co-somministrazione anti-Covid-19

Durante questa stagione è disponibile anche la co-somministrazione con il vaccino anti-Covid-19, aggiornato alla variante LP.8.1 del virus SARS-CoV-2, attualmente la più diffusa. L’ISS sottolinea che la somministrazione combinata è sicura e rappresenta una strategia efficace per proteggere le fasce più vulnerabili.

Il calendario regione per regione

Le date di avvio della campagna variano da territorio a territorio. In generale, la distribuzione dei vaccini è partita entro il mese di ottobre, con alcune eccezioni spostate ai primi di novembre.

Ecco le principali date di avvio:

  • 1° ottobre: Campania, Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana, Veneto
  • 6 ottobre: Umbria
  • 8 ottobre: Marche, Puglia
  • 13 ottobre: Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Molise, Valle d’Aosta
  • 14 ottobre: Friuli Venezia Giulia, Piemonte
  • 15 ottobre: Trentino-Alto Adige
  • 20 ottobre: Liguria, Basilicata

In Sardegna, l’avvio è differenziato: a Oristano il 20 ottobre, in Gallura il 27 ottobre, mentre a Sassari la campagna partirà il 3 novembre.

Le categorie con priorità

La vaccinazione antinfluenzale non è obbligatoria, ma fortemente raccomandata per alcune categorie a rischio. Si tratta dei cosiddetti “cittadini fragili”, un gruppo ampio che comprende:

  • persone dai 60 anni in su;
  • bambini dai 6 mesi ai 7 anni;
  • donne in gravidanza o nel post-partum;
  • soggetti con patologie croniche (diabete, cardiopatie, malattie respiratorie, immunodeficienze);
  • personale sanitario e socio-sanitario;
  • forze dell’ordine e vigili del fuoco, tra le categorie maggiormente esposte.

Come ricordato dall’ISS, “la vaccinazione dei soggetti fragili è una priorità di salute pubblica, soprattutto nei mesi autunnali e invernali”.

Dove è possibile vaccinarsi

Oggi la somministrazione del vaccino non è più limitata agli studi medici. Oltre ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, è possibile vaccinarsi presso:

  • i servizi di sorveglianza sanitaria delle aziende sanitarie;
  • i servizi di igiene e sanità pubblica;
  • le pediatrie di comunità;
  • le farmacie convenzionate.

Queste ultime rappresentano una novità significativa: circa 80.000 farmacisti in tutta Italia hanno completato i corsi dell’Istituto Superiore di Sanità per essere abilitati alla vaccinazione contro l’influenza.

Come spiegato da un portavoce dell’ISS, “l’ampliamento dei punti vaccinali, incluse le farmacie, è una misura chiave per garantire la copertura del maggior numero possibile di cittadini”.

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Tags: vaccino