
È ufficialmente iniziata la campagna vaccinale antinfluenzale 2025-2026. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha dato il via libera alla distribuzione di milioni di dosi su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di raggiungere almeno il 75% della popolazione a rischio vaccinata, superando così il dato dello scorso anno, che si era fermato al 52,5% degli anziani.
Come di consueto, la vaccinazione è gratuita per le categorie prioritarie e, in molte regioni, anche per tutti i cittadini. Ogni Regione gestisce autonomamente la campagna, ma è possibile consultare il calendario vaccinale completo sul sito delle singole amministrazioni sanitarie.
Durante questa stagione è disponibile anche la co-somministrazione con il vaccino anti-Covid-19, aggiornato alla variante LP.8.1 del virus SARS-CoV-2, attualmente la più diffusa. L’ISS sottolinea che la somministrazione combinata è sicura e rappresenta una strategia efficace per proteggere le fasce più vulnerabili.
Le date di avvio della campagna variano da territorio a territorio. In generale, la distribuzione dei vaccini è partita entro il mese di ottobre, con alcune eccezioni spostate ai primi di novembre.
Ecco le principali date di avvio:
In Sardegna, l’avvio è differenziato: a Oristano il 20 ottobre, in Gallura il 27 ottobre, mentre a Sassari la campagna partirà il 3 novembre.
La vaccinazione antinfluenzale non è obbligatoria, ma fortemente raccomandata per alcune categorie a rischio. Si tratta dei cosiddetti “cittadini fragili”, un gruppo ampio che comprende:
Come ricordato dall’ISS, “la vaccinazione dei soggetti fragili è una priorità di salute pubblica, soprattutto nei mesi autunnali e invernali”.
Oggi la somministrazione del vaccino non è più limitata agli studi medici. Oltre ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, è possibile vaccinarsi presso:
Queste ultime rappresentano una novità significativa: circa 80.000 farmacisti in tutta Italia hanno completato i corsi dell’Istituto Superiore di Sanità per essere abilitati alla vaccinazione contro l’influenza.
Come spiegato da un portavoce dell’ISS, “l’ampliamento dei punti vaccinali, incluse le farmacie, è una misura chiave per garantire la copertura del maggior numero possibile di cittadini”.