È stato presentato ufficialmente ieri pomeriggio il progetto “Passpartout – Centro polifunzionale per l’inclusione sociale” – Azioni progettuali all’interno del bene confiscato di Via Leopardi a Battipaglia. Il progetto, promosso dalle ACLI provinciali di Salerno in partenariato con Aries Cooperativa Sociale, si è aggiudicato il bene attraverso il bando pubblicato dal Comune di Battipaglia.
La cerimonia
Alla presentazione hanno preso parte la Sindaca Cecilia Francese, il Presidente Nazionale delle ACLI Emiliano Manfredonia, il Presidente Provinciale delle ACLI di Salerno Daniele Manzolillo e la Vice Presidente di Aries Cooperativa Sociale Manuela Scarpinati. IL PROGETTO Passpartout nasce per trasformare un bene confiscato alla criminalità in un polo stabile di inclusione sociale a Battipaglia, dedicato alle persone in condizione di fragilità e marginalità.
Il progetto promosso dalle ACLI provinciali di Salerno in partenariato con Aries Cooperativa Sociale, intende restituire alla comunità uno spazio rigenerato e aperto, in cui i diritti sociali, la legalità e la cittadinanza trovano una traduzione concreta nei servizi.
L’intervento agisce su tre assi principali: Accoglienza e orientamento: sportello informativo e di supporto per cittadini stranieri, assistenza nelle pratiche amministrative e di soggiorno, accompagnamento ai servizi territoriali; Formazione e cittadinanza: corsi di lingua italiana, corsi di lingua d’origine, percorsi di educazione civica e laboratori di dialogo interculturale; Tutela e inclusione sociale: azioni di empowerment femminile, servizi di prossimità sanitaria, percorsi di reinserimento per persone escluse dal sistema di welfare.
La mission
Il progetto valorizza una rete già attiva nel territorio: la Moschea di Battipaglia, il Tempio Sikh, l’Associazione Marocco Italia, l’Associazione UBUNTU Nuove Generazioni Italiane e la Consulta dei Popoli Comunitari ed Extracomunitari del Comune di Battipaglia.
Passepartout è quindi un modello di welfare comunitario fondato su legalità, partecipazione e inclusione, capace di restituire al bene confiscato una funzione sociale e simbolica: da spazio sottratto alla criminalità a spazio restituito alla collettività. Entro fine mese verranno calendarizzate le attività che settimanalmente verranno svolte nell’ambito del progetto.

