Video, suoni e foto colorano Atena Lucana con tanti giovani che hanno studiato, lavorato e interagito con il paese e la gente del posto per due settimane e sabato scorso hanno esposto le idee, la creatività e le produzioni realizzate. Si è conclusa sabato 6 settembre, quella che è stata l’ultima residenza artistica del progetto Archivio Atena con i 18 studenti e studentesse provenienti dall’Isia di Urbino (l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino”.
I lavori
Una residenza che chiude un ciclo di 5 anni di residenze, durante le quali sono stati prodotti oltre 100 progetti fotografici, ora patrimonio inestimabile per Atena Lucana. I lavori di sabato sono stati allestiti nella sede della Proloco, la torre che sovrasta l’ingresso del centro storico di Atena Lucana. Nel corso della serata dopo i saluti e le emozioni espresse dal docente fotografo Luca Capuano e Alessandro Imbriaco, fotografo e coordinatore artistico del progetto Archivio Atena, è intervenuto il Sindaco, Luigi Vertucci, che ha sottolineato come in 5 anni, le residenze artistiche che si sono susseguite hanno lasciato materiali, produzioni e soprattutto relazioni tra i tanti giovani e i residenti, oggi patrimonio di Atena.
Vertucci ha voluto sottolineare come dal progetto e da quello che finora è stato realizzato potranno nascere nuove relazioni e nuovi progetti culturali, anche attraverso la Cooperativa di Comunità che andrà a costituirsi.
La serata è continuata con la presentazione dei progetti, ogni studente ha presentato la sua idea raccolta in una colonna verticale di foto. C’è chi ha percorso a piedi tutto il Vallo per trovare l’idea che è arrivata da una signora incontrata per caso, puntando poi una webcam al cielo e al tramonto, chi ha ricamato una manica a vento con i passanti di via Garibaldi, passandosi l’ago e ricamando disegni, chi ha raccolto i suoni di Atena, campane, auto, voci e li ha incrociati con suoni “industriali”.
E ancora due ragazzi ha realizzato un vero film con alcuni residenti del posto su una figura “naturalistica” dei campi di grano, chi ha esplorato le grotte di Pertosa e Auletta, realizzando dalle foto dei rilievi in stampa 3D, chi ha realizzato un gioco visivo con pezzi di paesaggio del Vallo di Diano. Opere che tuttavia sono partite da un’attività di censimento di materiali che resteranno patrimonio di Atena.
Il commento
“Quello che resta ad Atena sono oltre 100 produzioni fotografiche, rapporti e relazioni in atto con Istituti culturali e Università italiane, il patrimonio di Atena acquisito e digitalizzato, relazioni tra studenti del Vallo e studenti di altre regioni. Un lavoro che adesso dovrà fiorire ed essere veicolo per nuovi sconfinamenti da Atena ad altri territori”, spiega Alessandro Imbriaco.