Il coordinatore provinciale della UILFPL, Vito Sparano, ha sollevato un serio campanello d’allarme riguardo la critica carenza di personale e i conseguenti disservizi che affliggono il Centro di Salute Mentale (CSM). La preoccupazione è stata formalizzata attraverso una missiva indirizzata ai vertici dell’ASL Salerno.
I destinatari della comunicazione includono il Direttore Sanitario ASL SA, Dott. Primo Sergianni, il Direttore SGRU ASL SA, Dottoressa M.V. Zito, e il Direttore del DSM, Dott. Giulio Corrivetti. Per conoscenza, la lettera è stata inviata anche al Direttore Salute Mentale, Dott. Antonio Mautone. La mossa della UILFPL mira a sollecitare un intervento immediato per scongiurare l’ulteriore deterioramento dei servizi essenziali offerti dal CSM.
Il cuore della preoccupazione espressa da Sparano riguarda la «necessità di assegnare del personale Infermieristico e OSS a questa U.O., anche in virtù dei prossimi pensionamenti, malattie e le scadenze di alcuni contratti». Una situazione di sotto organico che, secondo il coordinatore, «potrebbe incidere sulle normale attività del servizio di notevole importanza per il vasto territorio».
La nota evidenzia come la mancanza di personale non sia circoscritta ai soli infermieri, ma si estenda anche a figure chiave come psichiatri e altri operatori. Il sindacato sottolinea che l’attuale dotazione organica, già al limite, è ulteriormente minacciata da eventi prevedibili come i pensionamenti futuri e le scadenze contrattuali.
La criticità del CSM è aggravata da ulteriori decisioni che hanno impattato la funzionalità del centro. La UILFPL denuncia infatti che «l’unico Fisioterapista della riabilitazione psichiatrica, una figura importantissima nel quadro terapeutico, è stato trasferito in altre sedi». Questo trasferimento, prosegue la nota, sta «mettendo a rischio la chiusura del centro Esordi».
Il ruolo del fisioterapista nel percorso riabilitativo psichiatrico è ritenuto fondamentale dal sindacato, e la sua assenza pone un serio interrogativo sulla continuità e qualità dell’assistenza specifica erogata.
La UILFPL conclude la sua comunicazione ribadendo con fermezza la gravità della situazione. «Pertanto, ribadiamo con forza che questa realtà è considerata un problema critico in mancanza di potenziamento previsto».
Il sindacato avverte che, se non si interverrà con un adeguato rafforzamento del personale, «tutto ciò potrebbe mettere a rischio l’adeguatezza dell’assistenza per la salute mentale», un settore già particolarmente delicato e in crescita, poiché come è noto si tratta di una «patologia in aumento soprattutto nei giovani e non solo». L’appello si configura come un chiaro invito a tutelare l’abnegazione del personale attualmente in servizio attraverso un urgente potenziamento della forza lavoro.