E’ attivista del Movimento 5 Stelle dal 2009. Ha iniziato frequentando i primi gruppi, che erano pochi, in provincia di Salerno, per capire chi avesse idee affini al movimento, e probabilmente non lo sapeva nemmeno, spronando le persone all’impegno civile e alla partecipazione.
Michele Cammarano, 41 anni da compiere a luglio, è l’unico consigliere regionale del M5S eletto in provincia di Salerno. E’ considerato uno dei principali artefici della diffusione del movimento nel Cilento e in provincia. Originario di Roccadaspide, dopo aver vissuto per molti anni a Battipaglia, oggi abita a Capaccio Scalo con la moglie e il loro bimbo di tre anni. Consulente di marketing, per cinque anni si è occupato di progettazione europea per la promozione di prodotti biologici, Igp e Dop italiani in Italia e nel mondo. Per altri cinque anni ha lavorato come coordinatore durante le borse europee sul turismo nello stand dell’Enit. E’ per questo che il suo impegno in Regione sarà rivolto particolarmente a questi due settori. «Intendo portare avanti i punti del nostro programma – spiega – come incentivare l’utilizzo dei prodotti a chilometro zero. Sarà molto utile girare la regione informando le imprese agricole sulle nuove tendenze in agricoltura, migliorando le performance di produzione e promozione dei prodotti, oltre che dare supporto sui finanziamenti europei. Per quanto riguarda il turismo, bisogna essere più presenti nei grossi eventi internazionali in maniera efficace. Quello che prima facevo per lavoro ora intendo farlo come consigliere regionale».
Perché ha scelto il M5S? «Perché s’ispira ai valori dell’onestà, della meritocrazia, alla difesa dei più deboli e all’impegno civile. Cercavo una valvola di sfogo alla rabbia che tutti i giorni ti viene quando vedi le ingiustizie e al non volersi arrendere al fatto che il mondo sia dei furbi e non degli onesti».
Appena un anno fa Michele Cammarano non fu eletto al Parlamento Europeo per una manciata di voti. Fu il più votato dopo la capolista eletta. Senza perdersi d’animo, ma semmai incoraggiato dalle manifestazioni di fiducia e di affetto delle persone dopo quell’esperienza, ha deciso di rimettersi in gioco per le regionali. «Il giorno dopo le Europee ero di nuovo per strada, tra la gente. Lì e dai messaggi della gente mi accorgevo che c’erano persone che credevano in me. Ho dato la mia disponibilità e le persone in rete mi hanno votato determinando la mia candidatura». Rispetto ai partiti tradizionali, il M5S conduce una campagna elettorale basata su risorse economiche volutamente limitate. Eppure Cammarano ce l’ha fatta lo stesso. «Ho cercato di intercettare le persone che non ci conoscevano e che non percepivano in noi un’alternativa a un metodo differente a quello a cui erano state abituate fino ad ora». Ha avuto la certezza di essere stato eletto soltanto il lunedì pomeriggio, quando sul sito del Ministero è stato ufficiale che il M5S aveva ottenuto un seggio a Salerno. «Ero in un bar con un amico, mi sono commosso. Poi hanno iniziato a chiamarmi». In Consiglio Regionale Michele Cammarano porterà tutti i cittadini, non soltanto i suoi elettori. «Noi partiamo dall’assunto che uno vale uno. Siamo portavoce dei cittadini, siamo una comunità e insieme a noi entra tutta la comunità. Le decisioni partono sempre dal basso, mai dall’alto. La mia elezione è la prova che chiunque può contribuire al bene della sua comunità senza essere figlio di potenti, senza avere grossi interessi alle spalle e spendendo cifre che a un candidato di un altro partito possono sembrare ridicole. Io ho speso poco più di 2000 euro».
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