Attualità

Il 25 aprile si celebra San Marco Evangelista

Oggi la Chiesa celebra la Solennità di San Marco Evangelista patrono di San Marco di Castellabate e Futani

Concepita Sica

25 Aprile 2023

San Marco Evangelista

San Marco è autore di uno dei quattro Vangeli. In base alle poche notizie pervenute, costituite da alcuni brevissimi passaggi del Nuovo Testamento e da alcune testimonianze di antichi scrittori cristiani, Marco non è un discepolo di Gesù, anche se qualche studioso lo identifica con quel ragazzo che, dopo l’arresto di Gesù al Getsemani, qualcuno che cerca di afferrare e che fugge via nudo lasciando il lenzuolo (cfr. Mc 14,51).

Cenni biografici

Marco è figlio di una vedova benestante, di nome Maria, che metteva a disposizione di Gesù la sua casa in Gerusalemme e l’annesso orto degli ulivi. Nella grande sala della loro casa si realizzano gli eventi più importanti della vita di Gesù: lì viene consumata l’Ultima Cena e lì rimangono gli apostoli dopo la Passione, lì avvengono le apparizioni del Risorto ed è ancora lì che i discepoli ricevono lo Spirito Santo a Pentecoste.

Egli ha un doppio nome: Giovanni, di tradizione ebraica, e Marco, di tradizione romana. È uno dei primi battezzati di Pietro e la familiarità dell’apostolo con il ragazzo si evince dall’espressione “mio figlio” che egli utilizza in una lettera (cfr. 1Pt 5,13).

Marco, inoltre, è parente di Barnaba (cfr, Col 4,10); infatti è nella casa del ragazzo che Paolo e Barnaba vengono ospitati dopo il viaggio di ritorno da Antiochia. Marco si unisce a loro nel viaggio missionario fino a Cipro (cfr. At 13,5), ma quando questi decidono di proseguire per Antiochia attraverso una regione inospitale, il ragazzo si rifiuta di proseguire e ritorna a Gerusalemme (cfr. At 15,38). L’abbandono di Marco è considerato da Paolo come un tradimento. Infatti qualche anno più tardi Paolo è ancora risentito con Marco e sceglie come aiutante Sila; mentre Barnaba, per difendere Marco, incrina la sua amicizia con Paolo, e si reca a Cipro con Marco.

Marco giunge a Roma nel 42 quale aiutante di Pietro e svolge la sua attività presso gli ebrei. Egli è l’interprete di Pietro e compone il Vangelo su richiesta di alcuni cristiani dell’Urbe, affinchè la predicazione dell’apostolo non vada perduta. Pietro invita Marco a recarsi ad Aquileia per predicare lì la parola del Signore. Qui egli converte Ermagora che poi diviene il primo vescovo della città.

Qualche anno più tardi Pietro manda Marco ad evangelizzare Alessandria d’Egitto: qui egli fonda una chiesa e ne diventa il primo vescovo. Ma i capi religiosi della città, preoccupati per la crescita del numero dei credenti in Cristo, dovuta alla predicazione di Marco, cercano di catturarlo, ma egli si allontana di nascosto.

Dopo qualche tempo ritorna, ma viene arrestato mentre celebra i riti pasquali. Viene prima torturato, poi legato con funi e trascinato per le vie del villaggio di Bucoli. Muore per le ferite riportate, all’età di 57 anni, il 25 aprile tra il 68 ed il 72. Si racconta che i suoi carnefici vogliono bruciarne il corpo per cancellare ogni traccia di lui e che mentre si accingono ad accendere il fuoco sono colti da una bufera e scappano via ma alcuni cristiani vanno a recuperare il corpo di san Marco e gli rendono degna sepoltura.

San Marco e Venezia

Al nome dell’evangelista Marco il pensiero subito corre alla città di Venezia ed è un binomio di lunga data che affonda le radici nel primo millennio. La chiesa costruita sulla tomba di san Marco a Bucoliviene risparmiata sia durante l’invasione persiana dell’Egitto del 620 che in seguito ad un incendio scoppiato al tempo dell’invasione araba del 644-646.

Nell’828 due mercanti veneziani, Buono da Malmocco e Rustico da Torcello s’impossessano delle reliquie di San Marco, minacciate dagli arabi e le trasferiscono a Venezia, dove il 31 gennaio 828 le reliquie vengono accolte con grande onore dal doge Giustiniano Partecipazio e riposte in una piccola cappella. Questi, poi, inizia la costruzione della basilica portata a termine dal fratello.

Fin dalle origini la cappella è denominata “cappella palatina” e lì avvengono le cerimonie più importanti come la consacrazione del nuovo doge e la consegna delle insegne agli ammiragli. Venezia rimane così indissolubilmente legata al suo patrono ed il simbolo del leone alato è posto in ogni angolo della città. Il leone alato è tradizionalmente associato al vangelo di Marco che si apre con la predicazione di Giovanni Battista che è forte come il ruggito di un leone.

Il culto

San Marco è venerato come santo oltre che nella Chiesa Cattolica, anche in quella Ortodossa e, naturalmente, in quella Copta. L’immagine di san Marco è solitamente raffigurata con in mano un libro (il Vangelo) oppure mentre è intento a scrivere, e quasi sempre al suo fianco è posto un leone, che è il simbolo del suo Vangelo. Il culto di san Marco incontra una discreta presenza anche nel territorio cilentano.

Si tramandano anche commoventi racconti miracolosi sull’intervento del Santo Evangelista a protezione delle comunità devote.

Da secoli i fedeli intonano canti in onore di san Marcoper chiedere la sua potente intercessione ed essere liberati dai tanti mali che affliggono l’umanità: Da te vogliam soccorso Finchè vivnam in terra La mano tua disserra Sopra di noi tuttor. Dal regno dove stai Accogli o Marco a noi Pietosi gli occhi tuoi Qual degno protettor.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Palinuro, 9 anni fa la tragedia nella Grotta della Scaletta: il ricordo dei tre sub

La tragedia si consumò il 19 agosto del 2016. A perdere la vita tre subacquei, Mauro Cammardella, Mauro Tancredi e Silvio Anzola

Serre in festa per i 100 anni di Nonna Lucia

Il sindaco Antonio Opramolla ha portato a nome di tutta la comunità un caloroso abbraccio, accompagnato da un bouquet di rose e da una cornice d’argento con dedica

San Mauro Cilento, tra cultura e musica: al via la rassegna “Armonie di agosto”

Tanti gli appuntamenti in programma fino all'atteso evento di "Settembre ai fichi"

A Torre Orsaia la XV edizione della manifestazione “Tutti uniti con il cuore”

Un momento di convivialità e soprattutto di raccolta fondi per permettere all'associazione di donare al centro dialisi dell’Ospedale dell’Immacolata di Sapri un sofisticato apparecchio multi parametrico

Cilento: dati Arpac confermano l’eccellenza del mare

Dati positivi per il mare cilentano anche in questa prima metà di Agosto, tra Agropoli e Sapri nessuna criticità

Ernesto Rocco

18/08/2025

Gusto Italia fa tappa ad Acciaroli: ecco il programma della fiera itinerante delle tipicità italiane

Nella tappa di Gusto Italia ad Acciaroli saranno numerosi i produttori e gli artigiani che proporranno le proprie creazioni e specialità, tra cui alcuni classici cilentani

Rofrano ottiene finanziamento per la frana Moscatello-Macchia

La Regione Campania finanzia con oltre 3 milioni di euro il Comune di Rofrano per il consolidamento della frana Moscatello-Macchia. Lavori a settembre

Luisa Monaco

18/08/2025

Sapri, tre giorni per Pisacane: teatro, cortei e il premio per l’eroe risorgimentale

Tre giornate, dal 22 al 24 agosto 2025, tra storia, teatro, musica e cerimonie istituzionali, ecco il programma

Pollica, “Silence for life”: il paese si veste a lutto per le vittime di Gaza

Da oggi, una volta a settimana, il borgo di Pollica vestirà il lutto ogni lunedì dalle 9 alle 13 per ricordare sorelle e fratelli quotidianamente massacrati dalla fame, dalle malattie, dalle amputazioni, dai proiettili

Rocca Cilento: ecco la rievocazione storica “La Congiura dei Baroni”

Oltre 100 figuranti, tra sbandieratori, trombonieri, archibugieri e giocolieri, che hanno animato le vie del centro storico fino a tarda sera

Sapri, yacht in fiamme al porto: l’imbarcazione affonda a 57 metri di profondità

Ora sarà necessario procedere con le operazioni di recupero del natante, per evitare che possa causare danni all'ambiente marino circostante

Torna alla home