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Enrico Coscioni (ex consigliere di De Luca) condannato: “emblema della sanità campana”

Enrico Coscioni condannato, arrivano le accuse di Fratelli d'Italia. Iannone: "Alle condanne seguano le dimissioni"

A cura di Redazione Infocilento Pubblicato il 24 Settembre 2021
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Enrico Coscioni

La Corte di Appello di Napoli ha condannato Enrico Coscioni, ex consigliere per la Sanità del presidente della Regione Campania, a due anni di reclusione (pena sospesa) per violenza privata tentata e continuata, aggravata dall’abuso di potere. É stata ribaltata in toto la sentenza di primo grado – del 2018 – che aveva pienamente assolto il cardiochirurgo con la formula «il fatto non sussiste».

Condanna ad Enrico Coscioni, i fatti

La vicenda risale al 2015, le indagini partirono da un esposto e la Procura indagò sui dialoghi tra Enrico Coscioni e tre commissari, Salvatore Panaro dell’Asl Na 3 Sud, Agnese Iovino dell’Asl Na 2 Nord e Patrizia Caputo dell’ospedale Cardarelli.

Sotto la lente finirono dialoghi del tipo: «Nessuno ti vuole, i sindaci non ti vogliono, devi andare via» per convincere Panaro a lasciare. Altre frasi captate dalle intercettazioni che Coscioni avrebbe proferito erano: «l’onda è partita, verrete sostituiti tutti», per convincere Caputo. O ancora il consiglio a lasciare l’incarico che sarebbe stato fatto a Iovino per problemi di schieramento politico.

Il cardiochirurgo – secondo i pm – avrebbe abusato del suo potere di pubblico ufficiale per esercitare pressioni indebite. La tesi portata avanti dai pubblici ministeri è che Coscioni non sarebbe stato un semplice esperto a cui il presidente De Luca poteva o meno rivolgersi per avere informazioni utili a orientare la sua attività istituzionale senza che ne fosse condizionata.

Le reazioni

“Nella logica politicamente malata del deluchismo sanitario e’ evidentemente un merito avere una condanna. Il presidente della Regione afferma che non cambia nulla nel rapporto con Coscioni: suo candidato, suo dirigente sanitario, suo presidente dell’Agenas. Coscioni è l’emblema di una sanità che in Campania non è fatta per curare i cittadini ma per gestire potere ai fini clientelari. È incredibile che il Ministro Speranza resti a guardare anche su questa vicenda. Dopo il caso Mastursi, allontanato temporanea e nel tempo reintegrato nella squadra deluchiana, è il tempo di Coscioni. Alle condanne dovrebbero seguire dimissioni ma per De Luca sono acqua fresca se non addirittura un titolo di merito”.
Lo dichiara il senatore Antonio Iannone, Commissario Regionale di Fratelli d’Italia in Campania.

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