“La Salernitana è molto più di una squadra di calcio. È identità, appartenenza, memoria condivisa. È parte viva della nostra città e della sua comunità”. A dichiararlo, in una lettera aperta, è Pietro Vuolo, Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia – Salerno.
La decisione della Lega B
Gli ultimi avvenimenti legati allo slittamento del playout di Serie B hanno generato, al di là di ogni valutazione tecnica, una ferita profonda sul piano emotivo. La decisione, giunta all’improvviso e maturata in seguito a eventi che nulla hanno a che vedere con la Salernitana stessa, ha provocato uno strappo nell’attesa, nell’entusiasmo e nella partecipazione di un’intera città. Non si tratta soltanto di una questione sportiva. Si tratta di emozioni, di famiglie che si erano preparate a vivere un momento condiviso, di bambini che attendevano con trepidazione di vedere scendere in campo i propri beniamini, di una città intera pronta a sostenere i suoi colori nel momento decisivo. Emozioni vere, sincere, costruite giorno dopo giorno con passione e dedizione.
Un valore condiviso che va oltre il calcio
È proprio questo il punto su cui oggi vale la pena soffermarsi: il valore profondo delle emozioni che legano un territorio alla propria squadra. Un valore che va riconosciuto, tutelato e considerato con rispetto da chi ha la responsabilità di regolare i calendari e le competizioni. Perché dietro ogni data, ogni partita, ogni rinvio, ci sono persone. Ci sono attese, storie, sentimenti che meritano considerazione. La tifoseria granata, ancora una volta, ha cuore e senso di appartenenza. Il suo attaccamento alla maglia resta un esempio raro e prezioso nel panorama calcistico nazionale.
È auspicabile che questa vicenda lasci un segno anche a livello istituzionale: affinché in futuro si possa costruire un modello sportivo capace di coniugare giustizia, rigore e umanità. Un modello che metta al centro non solo i regolamenti, ma anche le persone.
La Salernitana rappresenta Salerno. E il modo in cui una città vive la propria squadra dice molto della sua anima. In questo senso, Salerno ha già vinto”.