L’associazione Mare Libero Campania ha formalmente diffidato la Guardia Costiera di Sapri, Camerota e Palinuro, nonché i sindaci dei comuni di Sapri e di Camerota, in merito alla mancata applicazione della normativa vigente sulle concessioni demaniali marittime. Secondo Mare Libero, le concessioni, sia quelle assegnate con gara che senza, sono definitivamente scadute a dicembre 2023, rendendo illegittime le precedenti proroghe.
Sentenze del TAR disattese e proroghe de facto nei comuni costieri
La scadenza delle concessioni è stata sancita da due sentenze del TAR, che hanno imposto ai comuni di Sapri e di Camerota il rispetto del termine, evidenziando l’illegittimità delle proroghe automatiche. Tuttavia, Mare Libero denuncia che «in entrambi i Comuni si continua a consentire il riposizionamento degli stabilimenti balneari precedentemente titolari delle concessioni, in assenza di nuove procedure ad evidenza pubblica, come se la scadenza non avesse prodotto effetti».
Il caso di Sapri: promesse non mantenute e attesa “strategica”
A Sapri uno degli avvocati del comune aveva dichiarato che «da oltre un mese sono stati predisposti gli atti tesi ad indire le procedure di affidamento». Tuttavia, l’ente comunale avrebbe preferito attendere per esaminare le più recenti novità giurisprudenziali, tra cui la sentenza n. 517 del Consiglio di Stato del 15 gennaio 2025, che recita: «Tutte le proroghe delle concessioni demaniali turistico-ricreative (omissis) sono illegittime e devono essere disapplicate». Nonostante le promesse del sindaco di stendere un piano spiagge condiviso prima delle gare, Mare Libero sottolinea che «nel frattempo nessuna associazione è stata convocata e nessuna gara è stata indetta in quel di Sapri».
Camerota ignora il TAR e proroga le concessioni fino al 2027
La situazione a Camerota apparirebbe ancora più critica. Mare Libero denuncia che «il sindaco ha letteralmente ignorato la sentenza del TAR e con delibera di Giunta n.12/2025 del 6/02/2025 cerca di salvare i lidi attuali prorogandoli fino al 2027».
La diffida alla Guardia Costiera e le richieste di Mare Libero
Di fronte a questa inerzia, Mare Libero ha sollecitato più volte la Guardia Costiera ad intervenire, ricevendo risposte definite «surreali». Ciò ha spinto l’associazione ad inviare diffide agli uffici della Guardia Costiera di Sapri, Camerota e Palinuro, ricordando l’obbligo di disapplicare la normativa nazionale in contrasto con il diritto unionale.
Mare Libero estende la sua denuncia a «tutti i Comuni costieri che non hanno rispettato la scadenza del 2023 e tentano di eludere la normativa vigente mediante proroghe non formalizzate ma realizzate de facto, con la mancata adozione dei Piani Spiaggia e l’assenza di procedure ad evidenza pubblica per l’assegnazione delle concessioni».