I militari del Nucleo Carabinieri C.I.T.E.S. di Salerno hanno condotto nelle provincie di Avellino e Salerno un’attività contro l’Illegal logging, finalizzata a prevenire e reprimere l’introduzione nel mercato comune dell’Unione Europea di legname e/o derivati dal legno proveniente da fonti illegali.
Il fenomeno dell’Illegal logging rappresenta un traffico che, secondo la Banca Mondiale, frutta alla criminalità organizzata circa 15 miliardi di dollari all’anno e comporta la distruzione degli ecosistemi boschivi da parte delle associazioni criminali afferenti a vari paesi. Le foreste tropicali situate nel bacino dell’Amazzonia, in Africa centrale e Sud Est Asiatico, sono particolarmente interessate dal fenomeno, dove il legno prodotto illegalmente rappresenta anche il 90% del totale.
L’attività dei militari del Nucleo Carabinieri C.I.T.E.S. di Salerno è in corso da cinque mesi e ha permesso di sottoporre a controllo 19 tra operatori e commercianti, effettuati nel momento stesso della immissione in libera pratica del legname e/o prodotto derivato, stipato nei container provenienti da varie parti del mondo (Cina, Egitto, Turchia e Brasile).
Importazione di prodotto illegale e violazioni del Reg. (UE) N. 995/2010 (European Timber Regulation – EUTR).
A seguito delle verifiche sono state emesse 25 verbali a fronte di altrettante irregolarità al Reg. (Ue) N. 995/2010 (European Timber Regulation – EUTR), che hanno interessato l’importazione di 1.826.300 Kg di prodotto per un importo complessivo stimato delle sanzioni di circa 115.000 €. I controlli sono ancora in corso e sono pertanto possibili ulteriori significativi sviluppi.
Lo scopo del regolamento è quello di prevenire e reprimere il commercio di legno di provenienza illegale (Illegal logging) sia esso di provenienza extra UE che UE, proibendone l’introduzione e la commercializzazione nel mercato comunitario. Il regolamento è stato concepito prevalentemente per i soggetti che importano legname da Paesi esterni all’Unione Europea (UE) a maggior rischio di illegalità ma si applica anche al materiale legnoso raccolto e prodotto all’interno dell’UE e, quindi, anche a quello di produzione italiana.