Cilento

Il culto di Santa Barbara nel Cilento, tra fede e tradizione

Il Cilento in festa per Santa Barbara, tante sono, infatti, le comunità che celebrano una delle Sante più venerate al mondo

Concepita Sica

4 Dicembre 2021

Festeggiata in diverse comunità cilentane, è una delle sante più venerate al mondo. Protettrice dei vigili del fuoco, degli artificieri e dei minatori, la Santa è invocata come protettrice contro i fulmini, le tempeste, le esplosioni e la morte improvvisa.

Alcuni detti popolari legano le condizioni metereologiche di questo giorno a quelle del 25 dicembre, ossia di Natale, per dire che come è il tempo nel giorno di Santa Barbara, così sarà nel giorno di Natale:

Come Barbarea, accussì Natalea”, oppure “Come vai Barbarella accussì vai Natalella”.

La storia

Santa Barbara nacque nel 273 d.C. a Nicomedia, oggi Izmit in Turchia. Il padre, Dioscoro, era uno stretto collaboratore dell’imperatore Massimiano Eraculeo, nonché crudelissimo persecutore dei cristiani.

La ragazza ricevette una solida istruzione e questo le consentì, in seguito, di avere una buona conoscenza dei misteri cristiani. Il padre fece costruire una torre per rinchiudervi la figlia, poiché, a motivo della sua bellezza, moltissimi pretendenti la chiedevano in sposa. La giovane, però, in cuor suo, aveva espresso il desiderio di consacrarsi a Dio.

Prima di entrare nella torre volle diventare cristiana, si recò nei pressi di una piscina vicino alla torre e lì si battezzò da sola, immergendosi nell’acqua per tre volte e pronunciando le parole: “Battezzasi Barbara nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.

La torre fatta costruire dal padre aveva soltanto due finestre, Barbara ne volle far realizzare una terza in onore della Santissima Trinità.

Quando il padre, pagano e persecutore dei cristiani, venne a conoscere che la figlia aveva abbracciato la fede cristiana andò su tutte le furie e decise di ucciderla; ma ella, passando miracolosamente attraverso i muri della torre, riuscì a fuggire. Venne poi catturata e fu il padre stesso a condurla al cospetto del magistrato per l’interrogatorio.

Il prefetto Marciano cercò di convincere la  ragazza ad abiurare la fede cristiana ma ella non solo difese il proprio credo, altresì esortò il padre, il prefetto e tutti i presenti a ripudiare la fede pagana e ad abbracciare la fede cristiana.

Visti gli inutili tentativi verbali di persuasione il magistrato decise di usare le maniere dure e ordinò che Barbara venisse tormentata facendo avvolgere il corpo in panni rozzi e ruvidi al punto da farla sanguinare. Durante la notte la giovane ebbe una visione in seguito alla quale ella venne guarita.

Il giorno dopo il prefetto la sottopose ad altri e più crudeli supplizi, facendo mettere delle piastre di ferro rovente sul corpo della ragazza, mentre ai suoi fianchi fece accendere delle fiamme per tormentarla. Barbara uscì indenne anche da queste torture. Allora venne condannata ad essere flagellata e poi a girare nuda per le strade della città, ma al suo ritorno ella era miracolosamente sana e vestita. Infine venne condannata alla pena della decapitazione.

Il giorno 4 dicembre del 290 fu il padre stesso a farle da carnefice: con insana ferocia il genitore vibrò il colpo di spada con il quale decapitò la figlia. Nel momento in cui la testa della ragazza cadeva al suolo un fulmine a ciel sereno si abbatté sull’uomo uccidendolo all’istante.

Per questo motivo Santa Barbara, martirizzata per la sua fede, è invocata contro i pericoli dei fulmini, delle armi e delle morti improvvise.

Il culto

Nel VI secolo l’imperatore Giustino fece trasferire a Costantinopoli le reliquie della santa martire. Qualche secolo più tardi vennero trasferite a Venezia e collocate nella chiesa di San Giovanni Evangelista a Torcello, da cui poi vennero trasferite e poste nella chiesa di san Martino a Burano.

Tracce del culto di Santa Barbara si trovano in Toscana, in Umbria, nel Lazio, in Campania. Diffusissimo è in Sardegna, dove numerose chiese, cappelle, località, miniere, piazze, cantieri, gallerie, sono dedicati alla Santa.

Il suo culto conobbe una grande popolarità nel Medioevo, grazie alla Legenda Aurea.

Santa Barbara viene raffigurata vestita con abiti di lusso, sovente di colore rosso, forse per ricordare sia le sue origini agiate  che il suo martirio, con in mano una torre con tre finestre, richiamando così la torre in cui venne rinchiusa dal padre.

Altre volte è raffigurata con la spada sorretta dalla mano sinistra, con evidente riferimento all’arnese che ne causò la morte ed un calice con l’ostia nella mano destra, che richiama la necessità di ricevere la comunione per essere in grazia di Dio (Santa Barbara e Santa Chiara sono, tra i santi, le uniche ad avere l’ostia nelle raffigurazioni sacre).

La festa

La festa di Santa Barbara viene celebrata il 4 dicembre in diverse comunità cilentane. A Salento viene festeggiata anche il 29 luglio per ricordare lo scampato pericolo della comunità in seguito al bombardamento avvenuto nella notte tra il 28 ed il 29 luglio del 1943. Arei alleati, probabilmente scambiando il paese per un avamposto nemico, lanciarono sul centro abitato un massiccio bombardamento. Nonostante il paese fosse stato completamente raso al suolo, non ci fu alcun ferito e la salvezza venne attribuita alla materna protezione di Santa Barbara, fortemente venerata nella comunità.

“Santa Barbara ìa ppe mari,

non se bbunìa né s’abbagnava.

Re scondao la Madre re Ddio:

“Che bbai facenno, Barbara mia?”

“Vao parànno tuoni e lambi

e Ddio nne sàleva a tutti quanti”.

(tradizionale poesia cilentana tratta dal libro di Rosa Sica, Memorie cilentane).

L’intercessione di Santa Barbara tenga lontani dalle nostre comunità i tanti lampi che minacciano le nostre vite (malattie, pericoli fisici e spirituali) e, specialmente in questo tempo di pandemia,  ridoni alle nostre famiglie la tanto desiderata serenità e normalità.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Cilento: un progetto per valorizzare la Scala Santa ed altri luoghi religiosi

Continua il lavoro di Confesercenti per valorizzare il turismo religioso nel Cilento

Agropoli, ancora nessuna notizia della camera iperbarica presso l’ospedale civile

La modifica del prezzo ha costretto a rivedere le procedure di gara. Ma l'installazione della camera iperbarica presso il presidio agropolese è confermata

Il Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni consegna 2 bus elettrici ai comuni delle aree marine protette

Il finanziamento prevede anche l’installazione di due colonnine di ricarica elettrica per ciascuna delle aree marine protette

Castellabate: branco di cinghiali a spasso sul lungomare

Gli ungulati sono stati visti a spasso nel centro abitato e a pochi passi dalle abitazioni e dalle attività commerciali probabilmente alla ricerca di cibo

Agropoli: il Rotary Club Paestum Centenario dona al Comune 450 piantine

L’Amministrazione intende rinverdire aree pubbliche, scuole e l’oasi di Trentova

Comunità del Parco, sindaci del PD a confronto: ecco tutte le interviste

L'incontro si è tenuto nella serata di ieri per discutere l'elezione del Presidente della Comunità del Parco del Cilento, Diano e Alburni

Chiara Esposito

21/01/2025

Sapri, proroga concessioni demaniali illegittime: il sindaco Gentile fa chiarezza. L’intervista

Il primo cittadino ripercorre l'iter che ha preceduto la sentenza emessa dal Tar Campania

Agropoli: “Lo sport come strumento per l’integrazione”, ecco le iniziative della New Basket Agropoli Paestum

La New Basket Agropoli Pestum e il Comune promuovono due progetti educativi e d’inclusione

Il comune di Perito celebra 175 anni di storia

L'appuntamento per celebrare questo importante traguardo, è in programma sabato 25 gennaio presso la Casa Comunale

Cilentana, svolta storica per Lustra: il comune inserito nelle indicazioni stradali

Soddisfatto il sindaco, Luigi Guerra: "Riconoscimento atteso per anni"

Viabilità, Casal Velino a caccia di fondi

Comune partecipa all’avviso per la messa in sicurezza delle rete stradale in Campania. Ecco gli interventi in programma a Casal Velino

Antonio Pagano

21/01/2025

Agropoli: open day al Liceo “A. Gatto” per le giornate di orientamento

Nel corso dei tre appuntamenti si sono svolte iniziative specifiche rivolte agli studenti del terzo anno della scuola secondaria di primo grado e alle loro famiglie

Torna alla home