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Da Ottati un appello alla Regione: “più fondi per agricoltori e allevatori”

Il fondo per le indennità compensative per le aziende site in aree montane è stato ridotto del 75%

A cura di Katiuscia Stio
Pubblicato il 29 Aprile 2020
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Elio Guadagno sindaco Ottati

OTTATI. Un appello alla Regione Campania affinché vengano assegnati maggiori fondi in favore delle aziende site in aree montane soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici. Ad avanzarla è il sindaco di Ottati, Elio Guadagno. Il primo cittadino ha deciso di intervenire in aiuto di allevatori ed agricoltori del comprensorio degli Alburni che come tutti quelli del territorio regionale hanno subito un taglio dell’indennità compensativa del 75%.

Il taglio delle indennità compensative

Questa è riconosciuta allo scopo di compensare le perdite di reddito ed i maggiori costi sostenuti rispetto alle aziende ubicate in zone non soggette a vincolo. Il fondo disponibile nell’ambito di tale misura del PSR Campania 2014/2020, però, ha subito una drastica riduzione. Solo 39milioni euro: insufficienti a garantire le istanze di tutti. Considerato che nel 2019 sono pervenute alla Regione circa 20mila domande, se tale trend si confermasse ogni azienda riceverebbe solo 1950 euro.

Le perplessità del sindaco Elio Guadagno

“Questo fatto, eclatante e storico dal punto di vista economico, mina in modo concreto il perdurare delle attività afferenti al comparto dell’allevamento esistenti ad Ottati e negli Alburni – spiega Guadagno – Le Comunità a vocazione agricola e zootecnica, come quella che rappresento, con la cessazione di dette attività, si vedono decimato in misura considerevole il tessuto economico che la compongono, dissipando, anche e soprattutto, storia, cultura, tradizioni di un popolo che con orgoglio ed onore si è sempre identificato e contraddistinto nella pratica dell’allevamento, tanto da trasmettere alle giovani generazioni tecniche e stimolo per restare a popolare i Borghi delle Aree Interne.
Da non sottovalutare, inoltre, la decimazione economica che subiranno anche le attività affini a quella della zootecnia, quali consulenti, associazioni di categoria, fornitori, stakeholder delle filiere di formaggi e carni, locatori di terreni”.

La richiesta alla Regione

“Che fine faranno i Giovani e le Famiglie che vivono qui a perseguire il Loro sogno, ad alimentare la Loro passione e ragione di Vita, che è la zootecnia? Ovviamente emigreranno! Ed ancora, cosa ne sarà dei tanti ed importanti sacrifici fatti dai Nostri avi, che con l’allevamento hanno confortato le sorti dei Loro congiunti soddisfacendone necessità e fame ed oggi affidati in custodia a figli e nipoti?”, si chiede il sindaco di Ottati.

Di qui l’appello alla Regione affinché intervenga incrementando il fondo.

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