CAPACCIO PAESTUM. Da oltre un anno Vincenzo Galdoporpora, il venticinquenne che domenica notte ha accoltellato Francesco De Santi, era sottoposto a una misura di prevenzione perchรฉ ritenuto genericamente pericoloso. La misura era stata disposta nellโaprile del 2018 per fatti avvenuti negli anni precedenti riguardanti episodi di lesioni e minacce. Tuttavia il venticinquenne a un certo punto aveva cercato di rigare dritto. Dopo il coinvolgimento nel giro di droga che aveva portato al suo arresto nellโottobre del 2017 (la sua posizione in relazione alla vicenda รจ stata archiviata), trascorse alcuni mesi agli arresti domiciliari in una casa famiglia a Felitto. Ma a fine anno i domiciliari furono tramutati in divieto di dimora in Campania.
Galdoporpora allora decise di partire per la Germania, dove trovรฒ lavoro come pizzaiolo. Per lui poteva essere lโoccasione per cambiare vita. Il 30 marzo del 2018 il divieto di dimora in Campania fu revocato proprio in virtรน del fatto che aveva trovato lavoro e aveva rispettato le misure che la giustizia gli aveva imposto. Per questo tornรฒ in Italia, ma non a Capaccio. Andรฒ a lavorare e a vivere a Castellabate, ospite della sua fidanzata.
Ad aprile gli fu notificata la misura di sorveglianza speciale, in quanto i giudici del Tribunale del Riesame lo ritenevano ancora pericoloso per le vicende avvenute negli anni precedenti. Ma la notifica gli arrivรฒ in ritardo perchรฉ fu recapitata al difensore di ufficio, anzichรฉ al legale di fiducia, mentre lui fu ritenuto irreperibile. Lโappello contro la misura, la cui udienza fu fissata oltre un anno dopo, e cioรจ lo scorso 19 giugno, fu dichiarato inammissibile, in quanto andava presentato entro 10 giorni dallโemissione del provvedimento. Cosa che non fu possibile a causa del ritardo nella notifica. Galdoporpora, in base alla misura, doveva stare a casa dalle 21 alle 7. Lโavvocato di fiducia, Giuseppe Scandizzo, chiese la revoca del provvedimento, ma nellโudienza fissata presso il Tribunale di Salerno, sezione Riesame e Prevenzione, il 26 settembre, la misura veniva confermata.
Nel frattempo, ad agosto, Galdoporpora, dopo avere rotto con la fidanzata, andรฒ dai carabinieri per chiedere di essere trasferito a Capaccio Paestum e dopo alcuni giorni, sorpreso lรฌ, anzichรฉ a Castellabate, fu arrestato. A quel punto il Gip dispose lโobbligo di dimora a Capaccio Paestum con lโobbligo di firma mattina e sera alla stazione di Capaccio Scalo. In quel periodo iniziรฒ anche a frequentare il dipartimento di igiene mentale dellโAsl. A Capaccio Paestum aveva trovato ospitalitร presso casa dellโamico dove si recรฒ la sera dellโomicidio per prendere il coltello. Cosa che fece, nonostante questโultimo avesse cercato di fermarlo.
Lโordine di convalida dellโarresto, firmato martedรฌ mattina, si basa sulla testimonianza di tre persone che domenica notte erano davanti al Bar Budda e hanno assistito allโomicidio, ma i presenti erano molti di piรน. Lo stesso Galdoporpora la notte dellโomicidio ha confessato. Ora รจ detenuto presso il carcere di Fuorni. La sua situazione non รจ facile, sarebbe stato anche minacciato durante la detenzione. Nei primi interrogatori si รจ avvalso della facoltร di non rispondere. Un’attenuante all’omicidio potrebbe essere stata quella di avere agito sotto l’effetto di droga.