SAN RUFO. La tecnologia applicata alla salute rappresenta un alleato importante per scoprire patologie anche gravi e quindi curarle. Essa assume un ruolo ancora più rilevante nelle aree rurali dove mancano i servizi o sono difficilmente raggiungibili. In questi contesti accanto al medico di base è il farmacista ad essere un valido aiuto e la farmacia un prezioso punto di riferimento.
Un esempio concreto arriva da San Rufo, tra i Monti Alburni e il Vallo di Diano, dove grazie alla telemedicina ĆØ stato possibile scoprire su alcuni pazienti patologie anche gravi e in alcuni casi di salvare delle vite.
Lo spiega il farmacista Raffaele La Regina: āLa telemedicina permette di migliorare il percorso di diagnosi delle principali patologie. Eā possibile eseguire una serie di prestazioni permettendo al paziente di avere in tempo reale uno specialista a disposizioneā. Grazie alla telemedicina, infatti, il farmacista può eseguire vari esami, come ad esempio un elettrocardiogramma, ed un cardiologo, anche a distanza, può effettuare la diagnosi.
āLa tecnologia permette in aree vaste come la nostra, dove i servizi sono carenti o le liste dāattesa lunghe, di portare a domicilio dei servizi ed avere uno specialista a portata di manoā. Un contributo importante in tal senso, ĆØ arrivato dalla legge sulla farmacia dei servizi del 2009 che ha permesso che la tecnologia si diffondesse sul territorio attraverso questi presidi. Di recente cāĆØ stata anche unāapertura anche dalla Regione Campania che con apposito decreto ha dato il via libera a delle sperimentazioni nelle farmacie rurali che potranno dotarsi di apparecchiature salvavita ed offrire nuovi servizi.
Lāimpatto sulla qualitĆ delle cure ĆØ notevole: soprattutto nei piccoli centri la farmacia sarĆ ancora di più un punto di riferimento anche per la diagnosi precoce delle patologie. āCome farmacia crediamo nella tecnologia ā evidenzia Raffaele La Regina ā la stiamo utilizzando giĆ da tempo nellāambito di un progetto sperimentale che stiamo conducendo sulla presa in carico dei pazienti diabeticiā. āDiverse volte ā aggiunge il farmacista ā la tecnologia ci ha permesso di avere evidenze importantiā.
Lo scorso febbraio, ad esempio, su un paziente sono state evidenziate gravi alterazioni elettrocardiografiche. Grazie alla diagnosi il paziente è stato immediatamente ricoverato in terapia intensiva e sottoposto alle cure necessarie. Insomma nelle aree rurali la tecnologia ha un ruolo importante per la qualità della vita del paziente e la farmacia è sempre più un punto di riferimento per la popolazione.
Non ĆØ un caso se proprio in questi giorni Federfarma-Sunifar, che rappresenta le 6.700 farmacie dislocate nei Comuni con meno di 5 mila abitanti, e Uuncem, lāUnione nazionale comuni comunitĆ enti montani, hanno siglato un protocollo finalizzato a dare possibilitĆ alle piccole farmacie di continuare ad erogare il servizio farmaceutico e ampliare le prestazioni offerte sul territorio. Saranno quindi attivate campagne congiunte di prevenzione ed educazione alla salute su temi di stretto interesse per le popolazioni delle comunitĆ montane, che coinvolgeranno in prima linea le farmacie. Non solo: il protocollo sottolinea che le farmacie devono avere la possibilitĆ concreta di essere punti di riferimento sul territorio in caso di emergenza, effettuando piccole medicazioni e con lāuso di defibrillatori.