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Sala Consilina e il Vallo di Diano stanno diventando più poveri

A cura di Erminio Cioffi
Pubblicato il 5 Gennaio 2019
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«Il rilancio di Sala Consilina servirà a far decollare tutto il Vallo di Diano e per farlo è necessario mettere insieme le migliori intelligenze e proporre dei progetti che possano essere concretamente attuati».
È questa in sintesi la proposta avanzata ieri dall’avvocato Angelo Paladino nel corso della conferenza stampa di dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio da lui presieduto per tracciare un bilancio della situazione economica del Vallo di Diano. Paladino ha fatto una analisi della situazione economica del Vallo di Diano partendonda una serie di dati che non sono affatto confortanti e che riguardano tutto il comprensorio: i redditi dei contribuenti, lo spopolamento e la crisi delle attività commerciali.
«Il reddito medio – ha sottolineato – dei contribuenti dei 15 comuni valdianesi è di circa 12mila euro, una quota bassissima e tra l’altro quello più alto tra i comuni presi in esame non appartiene ai contribuenti di Sala Consilina che con una media di 13394 euro si collocano al quarto posto, bensì si un piccolo comune, Sant’Arsenio con 15200 euro. Di fatto rispetto a quando c’era la lira il reddito dei salesi si è abbassato e per il futuro le prospettive sono tutt’altro che rosee».
Negativi sono anche i dati relativi allo spopolamento perché «Sala Consilina e buona parte degli altri comuni hanno perso abitanti nel 2017 e se in alcuni casi il saldo sui residenti è positivo ciò è dovuto agli immigrati che vengono dai paesi dell’Est ma anche questo dato sta assumendo una connotazione negativa perché in molti casi il numero di stranieri che torna nel proprio paese è superiore a quello degli stranieri che invece scelgono di vivere ne comprensorio. La conseguenza dei redditi bassi e dello spopolamento è poi la crisi del commercio testimoniata dal fatto che a Sala Consilina nelle due principali strade, via Matteotti e via Mezzacapo, ci sono ben 87 locali commerciali chiusi».
Per Paladino che oltre ad essere stato assessore provinciale è stato anche sindaco di Sala Consilina, la benzina per far riavviare il motore dell’economia locale potrà arrivare dalla prossima amministrazione comunale che sarà eletta nella primavera del 2019.
«Il mio appello – ha concluso – è che si facciano poche liste, che mettano insieme le migliori intelligenze del territorio, a prescindere dal titolo di studio ed in modo intergenerazionale, in grado di elaborare dei progetti da sottoporre agli elettori, che siano realizzabili e non utopistici per il rilancio della città. In questo modo con la rinascita di Sala Consilina potrà rinascere tutto il Vallo di Diano».

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