Cilento

Caso Mastrogiovanni, nuove condanne dalla Cassazione per medici e infermieri

Ieri la discussione, oggi la decisione dei giudici

Redazione Infocilento

20 Giugno 2018

Francesco Mastrogiovanni

Il processo per la morte del maestro elementare Francesco Mastrogiovanni si conclude con nuove condanne.

Una notizia inaspettata considerato che il Procuratore Generale della Corte di Cassazione con un lungo intervento durato oltre due ore, nella giornata di ieri aveva chiesto l’annullamento della sentenza di condanna senza rinvio per gli infermieri coinvolti nella vicenda, sia per l’accusa di sequestro di persona che per omicidio colposo. Per i medici, invece, la richiesta era stata di conferma per il reato di falso in atto pubblico e di annullamento con rinvio per l’accusa di sequestro di persona. Nelle richieste del procuratore Orsi era stato quindi demolito tutto l’impianto accusatorio relativo alla morte di Mastrogiovanni, deceduto all’ospedale di Vallo della Lucania dopo un ricoverato in regime di trattamento sanitario obbligatorio. A 24 ore dalle richieste del Pg è giunta la decisione del presidente della Corte di Cassazione, Fumo.

Per quanto riguarda i medici è stato rigettato il ricorso e rideterminata la pena di Rocco Barone e Raffaele Basso ad un anno e tre mesi; di Amerigo Mazza e Anna Angela Ruberto a 10 mesi. Rigettato il ricorso di Michele Di Genio per il quale è stata dichiarata irrevocabile la condanna per il delitto previsto dagli articoli 110 c.p. (concorso di reato) e 605 c.p. (sequestro di persona). Per quest’ultimo, invece, i giudici hanno annullato la sentenza relativamente al reato di falsità ideologica (art. 479 c.p.) in concorso, con rinvio per nuovo esame sul punto alla Corte d’Appello. Rigettato il ricorso (senza rinvio) anche di Michele Della Pepa per il quale è confermata la pena.

Annullata senza rinvio ai fini penali la sentenza per gli imputati condannati per il delitto  previsto dall’art. 586 del c.p. (morte come conseguenza di altro reato) e 110 c.p. (concorso), essendo il reato estinto per prescrizione. Annullati anche gli effetti civili con rinvio al giudice civile competente in grado di Appello. Per quanto concerne gli infermieri, invece, sono arrivate nuove condanne: Giuseppe Forino, Alfredo Gaudio, Nicola Oricchio e Massimo Scarano condannati a 8 mesi; Antonio De Vita, Maria D’Agostino Cirillo, Antonio Tardio, Massimo Minghetti, Maria Carmela Cortazzo, Raffaele Russo a 7 mesi di reclusione.

Annullata la sentenza per Antonio Luongo essendo i reati a lui ascritti estinti per morte dell’imputato.

La sentenza di primo grado aveva  condannato i medici per sequestro di persona, morte come conseguenza di altro delitto (il sequestro stesso) e falso in atto pubblico. Erano stati assolti invece, tutti gli infermieri. La sentenza d’appello, poi, aveva ridotto le pene per i medici ma aveva condannato anche gli infermieri. In particolare per i medici Rocco Barone e Raffaele Basso la pena era stata ridotta a 2 anni. Un anno e 11 mesi invece per Michele Di Genio, un anno e 10 mesi per Amerigo Mazza e Anna Angela Ruberto, 13 mesi per Michele Della Pepa. Per gli imputati era stata revocata l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni inflitta in primo grado e la pena è sospesa per tutti gli imputati. Per tutti, assieme al responsabile civile dell’Asl di Salerno, era scattata la condanna al risarcimento dei danni da quantificare in sede civile. Sempre in Appello era arrivata la condanna anche per 11 infermieri del reparto, assolti in primo grado. Per Maria D’Agostino Cirillo, Maria Carmela Cortazzo, Antonio De Vita, Giuseppe Forino, Alfredo Gaudio, Antonio Luongo, Massimo Minghetti, Nicola Oricchio, Raffaele Russo, Massimo Scarano e Antonio Tardio le condanne andavano dai 13 mesi ai 2 anni di carcere. La Corte d’Appello aveva sospeso la pena ma li aveva riconosciuti responsabili assieme ai medici di sequestro di persona, falso ideologico e morte in conseguenza di altro reato.

Una vicenda intricata quella di Francesco Mastrogiovanni, ricoverato in seguito a un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) il 31 luglio 2009, morto per edema polmonare nella notte del 4 agosto nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, dopo un’interrotta contenzione chimica e meccanica di oltre 80 ore documentate dai filmati delle telecamere di videosorveglianza. Stando alle accuse, l’insegnante era stato legato al letto dell’ospedale con delle fasce di contenzione mentre dormiva, non era stato mai alimentato e non era stato permesso ai suoi familiari di fargli visita. La sua storia ha portato anche ad una proposta di legge da parte dei Radicali per riformare il trattamento sanitario obbligatorio.

“Accogliamo con soddisfazione questa decisione che si allinea al quadro accusatorio delineato dal pm Rotondo e poi dalle sentenze di primo e secondo grado. La contenzione, fatta in quel modo e protratta per quatttro giorni, è illegale. Tiriamo un sospiro di sollievo, la requisitoria del Pg aveva demolito tutto il lineare quadro accusatorio confermato anche in appello“. Questo il commento dell’avvocato Caterina Mastrogiovanni.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Ascea: il fumetto protagonista del nuovo appuntamento con la rassegna DOC a spettando il festival

L'appuntamento è per sabato 28 giugno alle ore 18:30 presso Palazzo Ricci De Dominicis

Perdifumo: Comune punta a riqualificare l’impianto sportivo comunale

Un complessivo lavoro di manutenzione straordinaria e ristrutturazione urbanistica che il Comune di Perdifumo ha candidato al Bando Sport e Periferie 2025

Ospedale di Roccadaspide: inaugurato il progetto del Rotary per la “Biblioterapia”

L’ospedale è stato dotato di una mini biblioteca per ogni piano in modo che i pazienti e i loro accompagnatori e visitatori possano intrattenersi nella lettura

Altavilla Silentina, rifiuti nel Parco “La Foresta”, l’amministrazione denuncia il degrado e invita i cittadini a rispettare l’ambiente

Alla luce della spiacevole situazione dalla Casa Comunale è arrivato forte e chiaro l’appello ai cittadini, ai turisti e ai visitatori

Fobia furti in Cilento dopo l’episodio di Foria

In tanti sui social manifestano solidarietà all'imprenditore che ha aperto il fuoco contro i ladri, e intanto torna la paura

Ernesto Rocco

26/06/2025

Furti nel Cilento: il Sindaco di Futani convoca un’assemblea straordinaria dei sindaci

L’incontro è fissato per il 3 luglio 2025 alle ore 18:00 presso l’Aula Consiliare del Comune di Futani

Chiara Esposito

26/06/2025

Castellabate: fondi per la Protezione Civile Comunale

Il finanziamento è pari a circa 89 mila euro e verrà utilizzato per migliorare le capacità del servizio di Protezione Civile sul territorio

Omignano: nuovamente operativo l’ufficio postale nella versione “Polis”

Nell’ufficio postale di Omignano Stazione saranno da subito disponibili i servizi INPS per i pensionati

Salernitana, scontri all’Arechi: Daspo per 4 tifosi

Uno dei fermati è il presunto aggressore dello steward all'interno del campo di gioco

Vallo della Lucania: ecco il programma completo degli eventi estivi

Entra nel vivo il cartellone degli eventi estivi anche a Vallo della Lucania tra sport, musica, gastronomia, arte e cultura

Antonio Pagano

26/06/2025

Ogliastro Cilento: nuovo Puc sotto accusa

Il PUC di Ogliastro Cilento è al centro delle polemiche. L'opposizione di Ogliastro Futura denuncia "illusioni edificatorie" e poca trasparenza

Poste Italiane ringrazia 65 sindaci salernitani per il progetto Polis: tanti i Comuni del Cilento e Diano

Il progetto Polis, che coinvolge oltre 7mila uffici postali nei comuni con meno di 15mila abitanti, ha l’obiettivo di trasformare questi spazi in veri e propri sportelli unici

Torna alla home