• Live TV Canale 79
  • Pubblicità
Notifiche
Logo InfoCilento
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Eventi
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Logo InfoCilento
Notifiche
Cerca un articolo
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Eventi
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Seguici

Il “Michelangelo” di Vittorio Sgarbi: un atto d’amore verso l’infinito dell’ arte

Ieri sera, al De Filippo di Agropoli, Vittorio Sgarbi ha tenuto un' intensa lectio magistralis

A cura di Barbara Maurano
Pubblicato il 22 Marzo 2018
Condividi

Ieri sera, al De Filippo di Agropoli, Vittorio Sgarbi ha tenuto un’ intensa lectio magistralis

Ieri sera, al “De Filippo” di Agropoli, è andato in scena un dialogo intenso con l’ arte. A colloquiare con le opere di Michelangelo Buonarroti è stato Vittorio Sgarbi. In uno spettacolo di più di due ore, “Michelangelo” ha preso forma ed è  entrato in sala, tra un pubblico molto attento, grazie a una lectio magistralis che collega le opere di Michelangelo a un percorso umano, prima che artistico.

In “Michelangelo” Sgarbi, accompagnato dalle musiche di Valentino Corvino e dalle proiezioni di Tommaso Arosio, affronta  temi cardine,  primo fra tutti il dolore. La Pietà di Michelangelo ne è privo perché l’artista ne scopre un aspetto nuovo, una visione molto dantesca del rapporto tra la madre, il figlio morente e Dio. Michelangelo immortala la visione divina della morte del Cristo, la celebrazione di un atto volto alla Resurrezione. Ma il  mancato dolore nell’ opera di Michelangelo segna uno spartiacque con la tradizione successiva. Nella più recente  Pietà di Jan Fabre, ad esempio, il figlio morente è raffigurato come un povero Cristo e la madre ha le sembianze di uno scheletro. Cambia il senso del dolore e della vita, ma non cambia il riferimento alla Pietà e all’ opera di Michelangelo come faro dell’ arte. La centralità delle opere Rinascimentali è viva e tangibile nel Davide. Una scultura che segna l’inizio di un secolo, il Cinquecento. Interessante il confronto che Sgarbi fa tra l’inizio del 500 e il 2001. Nel 500 al centro c’era l’uomo, lo sguardo fiero di Davide che sta per uccidere Golia. Un’ immagine di rinascita, di esaltazione dell’ uomo e dell’ arte che riesce a rappresentarlo. Nel 2001 crollano le torri gemelle, la distruzione e la disperazione diventano i simulacri del Nuovo Millennio. Parallelismi che Sgarbi utilizza per risaltare ancor di più la potenza dell’ arte e delle immagini. Michelangelo è l’ esponente maggiore di un’ epoca di Rinascita, di riconquista, di ritorno al mondo classico. Le opere, le immagini sono la testimonianza di ciò che è cambiato. Accade anche con La scuola di Atene di Raffaello messa a confronto con l’immagine  di un’imminente esecuzione di militari siriani da parte di miliziani dell’Isis davanti al sito archeologico di Palmira. Così l’ arte diventa materia viva che lancia un messaggio molto più forte di quel che crediamo.

Quando Michelangelo Buonarroti arriva al Tondo Doni, al Giudizio Universale, a una pittura che è anche scultura, lo spettatore è già entrato nel meccanismo dello spettacolo e dell’ arte. Una lingua che supera i secoli, che crea un alfabeto di forme e colori, scelti dagli artisti a seconda del tempo e delle opere. È il caso di Caravaggio che, nella sua concezione dell’ arte come rappresentazione della vita reale, riutilizza l’ alfabeto di Michelangelo, rimodellandone e ricontestualizzandone le forme. Nulla è lasciato al caso nello spettacolo di Sgarbi, il suo colloquio con le opere di Michelangelo si  conclude con la Pietà di Rondanini, l’ ultima Pietà, dove la tecnica del non finito è l’ arte del non detto. Tutto ebbe inizio con una Pietà ben scolpita nella pietra, tutto ha termine con una Pietà che sembra voler uscire dalla pietra per tendere a Dio, pregando che non finisca tutto qui. La Pietà di Rondanini è una richiesta verso la vita e verso quel senso di infinito che solo l’arte può donare. Lo spettacolo di Vittorio Sgarbi è un atto d’amore verso l’ arte, nella speranza che la sua divulgazione mantenga in vita quel senso di infinito e continui ad essere più forte delle immagini di distruzione e morte.

s
TAG:Agropolivittorio sgarbi
Condividi questo articolo
Facebook Whatsapp Whatsapp Threads Copia Link

Eboli: il Sindaco Conte non ha più il numero legale. Salta il consiglio

In aula presenti soltanto i consiglieri di opposizione

Ipse Dixit

Ipse dixit: quinta puntata con Don Giovanni Di Napoli

In questa puntata si è parlato della Scuola di Teologia per laici…

Sport e inclusione, torna la StraSalerno: tutto pronto per la 30esima edizione

Tutto pronto per la nuova edizione della manifestazione che si svolgerà nel…

  • Torna alla home

Invia il tuo articolo o la tua segnalazione alla redazione

Condividi le tue storie con noi e diventa parte della comunità di Infocilento. Dai voce ai tuoi racconti e arricchisci il portale con il tuo contributo.

  • Scopri di più
InfoCilento - Canale 79
Canale79
  • Redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Collabora
  • Come vederci
  • Scarica l’app
  • Newsletter
  • Privacy
  • Facebook
  • X
  • Youtube
  • Google news
  • Instagram
  • Linkedin

© Copyright 2025 InfoCilento, registrazione Tribunale di Vallo della Lucania nr. 1/09 del 12 Gennaio 2009. Iscrizione al Roc: 41551. Editore: Domenico Cerruti – Proprietà: Red Digital Communication S.r.l. – P.iva 06134250650. Direttore responsabile: Ernesto Rocco | Tutti i contenuti di questo sito sono di proprietà della casa editrice, testi, immagini, video o commenti, non possono essere utilizzati senza espressa autorizzazione. Per le notizie o fotografie riportate da altre testate giornalistiche, agenzie o siti internet sarà sempre citata la fonte d’origine. Dove non sia stato possibile rintracciare gli autori o aventi diritto dei contenuti riportati, i webmaster si riservano, opportunamente avvertiti, di dare loro credito o di procedere alla rimozione. La redazione non è responsabile dei commenti presenti sul sito o sui canali social. Non potendo esercitare un controllo continuo resta disponibile ad eliminarli su segnalazione qualora gli stessi risultino offensivi e/o oltraggiosi. Relativamente al contenuto delle notizie, per eventuali contenuti non corretti o non veritieri, è possibile richiedere l’immediata rettifica a norma di legge.