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Alla scoperta del Tuber Borchii: il tartufo bianchetto di Capaccio Paestum

L’evento apre la rassegna delle “Feste Popolari Eno-agroalimentari"

A cura di Comunicato Stampa
Pubblicato il 16 Marzo 2018
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L’evento apre la rassegna delle “Feste Popolari Eno-agroalimentari”

Sarà la festa del “Tartufo Bianchetto” di Capaccio Paestum ad aprire la rassegna delle “Feste popolari eno-agroalimentari”, nuovo format che prevede l’organizzazione di un calendario unitario di eventi legati alle tradizioni eno-agroalimentari promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con gli operatori turistici e le associazioni del territorio.

Saranno quattro le giornate, dal 21 al 24 marzo, dedicate al tartufo di Capaccio Paestum o Marzuolo, già protagonista di un progetto di tutela, salvaguardia e valorizzazione stipulato fra l’Amministrazione comunale e l’associazione “Tartufai di Paestum”.

Dolce, bianco all’esterno e bruno all’interno, con un delicato sapore di mare, il tartufo bianchetto sarà al centro di seminari divulgativi, simulazioni di raccolta, illustrazioni sulla conservazione del prodotto e degustazioni.

L’apertura dell’iniziativa, quest’anno alla prima edizione, è fissata per il 21 marzo, alle 9.00, presso il Villaggio Oasis, dove si svolgerà un “Dialogo sul Tuber Borchii Vittadini (bianchetto o marzuolo)” durante il quale, insieme a esperti del settore, si parlerà del tartufo e del suo habitat. Al termine dell’incontro, seguirà un aperitivo a base di tartufo. Il seminario è aperto a tutti e l’aperitivo è gratuito.

Le due giornate successive, il 22 e il 23 marzo, saranno rivolte esclusivamente alle scuole.

Il 22 marzo, alle 9.00, presso l’Oasi dunale di Capaccio Paestum, si passerà alla parte pratica attraverso una simulazione di raccolta del tartufo con l’ausilio dei cani e l’illustrazione della conservazione del prodotto a cura dell’Associazione TAMMAS di Colliano, rivolta agli alunni delle classi V dell’IPSAR Piranesi di Capaccio Paestum.

Il programma, inoltre, prevede per il giorno 23 marzo, alle 9.00, presso l’Oasi dunale di Capaccio Paestum, un’altra simulazione di raccolta del tartufo con l’ausilio dei cani e l’illustrazione della conservazione del prodotto,questa volta rivolta agli alunni delle classi V del Liceo Scientifico G.B. Piranesi e le classi IV e V dell’ Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale di Capaccio Paestum.

Infine, il 24 marzo, alle 19.00, presso il Villaggio Oasis, si terrà una tavola rotonda sulla “Valorizzazione e salvaguardia del tartufo e del suo habitat alla luce dei nuovi riferimenti normativi di settore”. Gran finale, quindi, con una degustazione di piatti a base di tartufo. L’incontro è aperto a tutti e la degustazione è gratuita.

«Con questa festa, inauguriamo la rassegna degli eventi legati alle tradizioni eno-agroalimentari del nostro territorio, al fine di arricchire l’offerta turistica attraverso la valorizzazione del “prodotto-territorio”. – afferma Teresa Palmieri, vicesindaca di Capaccio Paestum e delegata all’Agricoltura – Si comincia attraverso la promozione di un prodotto, il tartufo bianchetto, che, seppure poco conosciuto, si può facilmente raccogliere nella pineta di Capaccio Paestum. Lo faremo insieme all’associazione “Tartufai di Paestum” e con il coinvolgimento delle scuole secondarie di secondo grado affinché i nostri ragazzi, grazie anche agli insegnamenti di esperti del settore che parteciperanno all’evento, possano imparare a conoscere il tartufo di Capaccio Paestum, le sue proprietà e come valorizzarlo. Quindi, avremo una giornata conclusiva, durante la quale ci sarà anche l’occasione di assaporare il tartufo in vari modi».

«Crediamo moltissimo in quest’iniziativa che ha l’obiettivo di valorizzare e far conoscere una prodotto unico del nostro territorio. – conclude Giovanna Cantalupo, presidente dell’associazione “Tartufai” di Paestum – Se pensiamo che fino a non molto tempo fa il tartufo bianchetto era più conosciuto al di fuori dei confini comunali e non dai cittadini di Capaccio Paestum, capiamo quanto sia importante organizzare degli eventi finalizzati a promuovere il “nostro” tartufo, che rappresenta una ricchezza eno-agrolimentare a tutti gli effetti».

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TAG:capacciocapaccio paestum
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