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Stop al piano di assestamento forestale della Comunità Montana Gelbison e Cervati

Maria Ricchiuti: necessario riattribuire la montagna ai cittadini

A cura di Redazione Infocilento
Pubblicato il 21 Novembre 2017
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Comunità Montana Gelbison e Cervati

Maria Ricchiuti: necessario riattribuire la montagna ai cittadini

VALLO DELLA LUCANIA. Comunità montana Gelbison e Cervati, il consigliere regionale Maria Ricchiuti blocca il piano di assestamento forestale approvato dall’Ente Montano per i comuni di Vallo della Lucania, Novi Velia e Cannalonga. L’onorevole, già sindaco di Novi Velia, alza la voce e chiede l’intervento della Regione perché l’approvazione del Piano non spetta alla comunità montana, ogni comune deve poter definire ed approvare il Paf e quindi gestirne i relativi fondi così come accade per gli altri cinque comuni che rientrano nella Gelbison e Cervati.

Cos’è il Paf?

Il Paf è un documento che classifica e inventaria il patrimonio forestale e boschivo dei comuni e contiene l’indicazione sugli interventi futuri di pianificazione del demanio montagna. Gli indirizzi di gestione del patrimonio boschivo vengono adottati e decisi dai comuni in quanti proprietari dei beni silvi-pastorali e titolari per legge della gestione degli usi civici.

“E infatti ogni comune della nostra Comunità Montana – ricorda l’onorevole Ricchiuti – ha predisposto e adottato il Paf in perfetta autonomia tranne i tre comuni del monte Gelbison: Novi Velia, Vallo della Lucania e Cannalonga.La comunità montana ha sostituito questi tre comuni nell’adozione del Paf in virtù di una precedente promiscuità ed indivisibilità della montagna che apparteneva in modo appunto indiviso a tutti e tre.

Oggi la condizione di promiscuità della montagna è venuta meno in quanto la Regione Campania con decreto dirigenziale del 2005 ha esattamente individuato le particelle di proprietà spettanti ad ogni Comune. “La mia battaglia – sottolinea il consigliere regionale – iniziata nel 2014 è quella di rivendicare la legittimazione del Comune a gestire ciò che gli appartiene, di riattribuire ai cittadini novesi la gestione della montagna e degli usi civici”.

L’onorevole va oltre ed aggiunge “La Comunità Montana sta perpetrando un abuso e una illegittimità nel sottrarre il demanio novese a chi è il naturale proprietario, causando danni all’intera comunità locale. Anche perché usa ed ha sempre usato illegittimamente i tributi dei ruoli fida pascolo, castagnatico e terraggio per ripianare il proprio bilancio, invece la legge destina questi fondi appositamente al miglioramento del demanio gestito”.

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