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Obbligatorio il bancombat anche per il caffè, multa di 30 euro

Dal 2018 cambiano le regole

A cura di Enrico Marotta
Pubblicato il 20 Ottobre 2017
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Dal 2018 cambiano le regole

Pagare il caffè col Bancomat o con carta dal 2018 sarà non solo possibile ma gli esercenti non potranno rifiutare il micro-pagamento. Lo stabilisce la nuova legge di Bilancio. La multa per gli esercenti “trasgressori” sarà di 30 euro. La sanzione è stata inserita nella legge di bilancio allo scopo di contrastare l’evasione fiscale e per modernizzare il sistema. Secondo gli ultimi dati BCE il nostro Paese, in relazione ai pagamenti effettuati con carte elettroniche rappresenta il fanalino di coda dell’Unione Europea.

Proprio per questo si vorrebbe dare una svolta definitiva alle abitudini di pagamento degli italiani, limitando quanto più possibile l’utilizzo del contante e favorendo in ogni modo i pagamenti con carte di credito e bancomat. Già la precedente legge di Stabilità obbligava gli esercenti a dotarsi di Pos. Ora il governo fa un ulteriore passo in avanti obbligando gli esercenti ad accettare i pagamenti con carta o bancomat al di sotto della soglia di 5 euro. In buona sostanza, ora sarà possibile effettuare il pagamento elettronico anche di un semplice caffè o un giornale e in prospettiva, tra l’altro, si vorrebbe inserire anche i pagamenti tramite app dando una svolta complessiva al sistema di pagamento in Italia.

Questa norma riguarda i pagamenti elettronici per un’ampia gamma di lavoratori: professionisti, artigiani, idraulici, gestori di bar ed edicole, tabbaccai e benzinai e molti altri che fino ad ora avevano evitato il pagamento elettronico per piccole cifre. Ora se si rifiuteranno, la multa da pagare sarà di 30 euro. Troppo alti sia costi di attivazione che le commissioni bancarie denunciano gli esercenti con i tabaccai e i benzinai in testa. Bisogna trovare il modo, previo accordo con le banche di agevolare questo cambio importante nel sistema dei pagamenti al fine di non rendere questa modalità troppo poco conveniente rispetto al contante. E la cosa al momento non risulta facile. Basti pensare ad esempio che calcoli alla mano Pagare con bancomat o carta costa molto al barista o al negoziante che per attivare un Pos ha un costo in media di oltre 2mila euro l’anno e per un peso medio del 2% sui ricavi. Vedremo quanto tempo ci vorrà per rendere davvero applicativa questa norma. Non è da escludere una proroga per permettere agli esercenti di adeguarsi nella maniera meno costosa per le proprie attività.

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