• Live TV Canale 79
  • Pubblicità
Notifiche
Logo InfoCilento
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Logo InfoCilento
Notifiche
Cerca un articolo
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Seguici

Furto sacrilego in chiesa, rubata antica pianeta del vescovo di Capaccio

Una pianeta appartenuta a Francesco Maria Brancaccio rubata dal Duomo.

A cura di Emilio Malandrino
Pubblicato il 17 Febbraio 2016
Condividi

Una pianeta appartenuta a Francesco Maria Brancaccio rubata dal Duomo.

VERBANIA. Furto sacrilego nella chiesa di Tuscania. Dal Duomo, infatti, sono stati asportati diversi paramenti sacri, risalenti al XVII – XVIII secolo. Tra gli oggetti più preziosi rubati anche una pianeta appartenuta al cardinale Francesco Maria Brancaccio, vescovo di Capaccio, un personaggio piuttosto controverso vissuto tra il 1592 e il 1675.

Appartenente ad una nobile famiglia napoletana, il cardinale Brancaccio nacque a Canneto nei pressi di Bari, dove il padre, il barone Muzio II Brancaccio, era governatore. Studiò a Napoli presso i gesuiti e si addottorò in diritto civile e canonico, ma dopo alcuni anni di pratica legale, abbracciò la carriera ecclesiastica. Fu ordinato sacerdote nel 1619 e vescovo di Capaccio nel 1627.

In tale qualità fu coinvolto in fastidiosi conflitti di giurisdizione, nel 1629, con l’abate Angelo di SS. Trinità in Cava dei Tirreni, che, rivendicando illegalmente titolo e privilegi di ordinario di SS. Trinità, non esitò a scomunicarlo, ma fu costretto da una sentenza della Congregazione dei vescovi e regolari a una solenne sottomissione; nel 1631 con Francesco del Cavaliero vescovo di Sulmona e abate commendatario di Sant’Angelo in Fasanella nella diocesi di Capaccio. Il conflitto più grave che decise di tutta la sua carriera ebbe luogo però nel 1632. Nel marzo il governatore spagnolo di Sala, che aveva imprigionato un prete, fu ucciso da gente del vicario del Brancaccio, il quale fu citato dal viceré a Napoli, ma si sottrasse all’arresto riparando nel territorio pontificio.

E proprio a Roma dovette riparare per sfuggire alla furia degli Spagnoli, che si erano incavolati di brutto perché il governatore spagnolo di Sala, che aveva imprigionato un prete, fu ucciso da gente del vicario del Brancaccio. Lo volevano arrestare addirittura, ma lui fuggì a Roma dove durante il concistoro del 28 novembre 1633, papa Urbano VIII lo nominò cardinale. Una carriera fulminea, insomma. Che proseguì il 13 settembre 1638 con la nomina a vescovo di Viterbo e Toscanella. Fu anche tra i papabili.

Continua a leggere su InfoCilento.it

Condividi questo articolo
Facebook Whatsapp Whatsapp Threads Copia Link

“Detto tra Noi”, il salotto di Antonella&Roberta: quindicesima puntata

Il salotto di Detto tra Noi, condotto da Antonella Agresti e Roberta…

Cerca funghi ma si perde sulle montagne: ritrovato dopo ore di ricerca

Le squadre di soccorso lo hanno individuato dopo diverse ore affidando il…

Alessandra Pazzanese

Tg InfoCilento del 6 Novembre 2025

Richiedi l’edizione odierna del Tg di InfoCilento

  • Torna alla home

Invia il tuo articolo o la tua segnalazione alla redazione

Condividi le tue storie con noi e diventa parte della comunità di Infocilento. Dai voce ai tuoi racconti e arricchisci il portale con il tuo contributo.

  • Scopri di più
InfoCilento - Canale 79
Canale79
  • Redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Collabora
  • Come vederci
  • Scarica l’app
  • Newsletter
  • Privacy
  • Facebook
  • X
  • Youtube
  • Google news
  • Instagram
  • Linkedin

© Copyright 2025 InfoCilento, registrazione Tribunale di Vallo della Lucania nr. 1/09 del 12 Gennaio 2009. Iscrizione al Roc: 41551. Editore: Domenico Cerruti – Proprietà: Red Digital Communication S.r.l. – P.iva 06134250650. Direttore responsabile: Ernesto Rocco | Tutti i contenuti di questo sito sono di proprietà della casa editrice, testi, immagini, video o commenti, non possono essere utilizzati senza espressa autorizzazione. Per le notizie o fotografie riportate da altre testate giornalistiche, agenzie o siti internet sarà sempre citata la fonte d’origine. Dove non sia stato possibile rintracciare gli autori o aventi diritto dei contenuti riportati, i webmaster si riservano, opportunamente avvertiti, di dare loro credito o di procedere alla rimozione. La redazione non è responsabile dei commenti presenti sul sito o sui canali social. Non potendo esercitare un controllo continuo resta disponibile ad eliminarli su segnalazione qualora gli stessi risultino offensivi e/o oltraggiosi. Relativamente al contenuto delle notizie, per eventuali contenuti non corretti o non veritieri, è possibile richiedere l’immediata rettifica a norma di legge.