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Rizzo attacca Spinelli: “Vuol rivedere le zone D del Parco per nascondere i suoi fallimenti”

Il consigliere comunale del Pd punta il dito contro il sindaco di Castellabate per la mancata approvazione del Puc.

A cura di Ernesto Rocco
Pubblicato il 16 Febbraio 2016
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Il consigliere comunale del Pd punta il dito contro il sindaco di Castellabate per la mancata approvazione del Puc.

CASTELLABATE. “Passato il festival di Sanremo assistiamo al Festival delle ipocrisie”. Inizia così una nota del consigliere comunale del Partito Democratico Marco Rizzo. La polemica riguarda la richiesta del sindaco Costabile Spinelli di modificare le zone D del Piano del Parco, ovvero le zone Urbane o Urbanizzabili, “cercando – dice Rizzo – di far cadere su altri le colpe di detta mancanza”.

“Il Sindaco dimentica – sottolinea il consigliere comunale d’opposizione – che al momento dell’ insediamento di questa amministrazione nel cassetto ha trovato il PUC (Piano Urbanistico Comunale) del territorio di Castellabate già fatto, bastava solo esaminare le poche osservazioni prodotte; un PUC che stava bene un po’ a tutti, non certo invasivo con altre costruzioni ma che si basava più che altro sull’incremento dei servizi, che prevedeva il completamento ed il recupero delle zone già urbanizzate, il completamento infrastrutturale dell’intero territorio mediante opere di urbanizzazione primarie e secondarie, quali uffici pubblici, impianti sportivi adeguati, completamento della viabilità comunale, delle reti idriche e fognarie, completamento degli interventi arredo urbano nelle varie frazioni, ma tutto in una ottica di pianificazione generale ed integrata del territorio, e non certo interventi a macchia di leopardo”.

Per Rizzo, quindi, sarebbe stato opportuno “convocare il Consiglio Comunale ed approvare in via definitiva il PUC già fatto”, cosa che non è mai accaduta “tant’è che il 5 agosto è entrato in vigore (cosa che all’epoca si sapeva) il nuovo Regolamento Regionale il quale ha previsto che i comuni che a quella data avevano adottato i PUC procedevano nel loro iter, mentre quelli che non avevano ancora provveduto dovevano adeguarli al nuovo regolamento”. “Il tutto – denuncia l’esponente Dem – con conseguente aggravio di spese a carico dei cittadini, perchè intanto il progettista incaricato aveva lavorato ed aveva prodotto il PUC”.

Secondo il consigliere comunale di minoranza, la richiesta di Spinelli dopo cinque anni di amministrazione di voler rivedere le zone D del Parco, rappresenta soltanto un tentativo “di voler coprire il proprio personale fallimento sulla mancata approvazione del PUC, perché il Sindaco sa bene che alla data del prossimo 3 luglio per i comuni che non avranno approvato i propri strumenti urbanistici scatteranno le norme di salvaguardia, vale a dire che saranno consentiti solo interventi di manutenzione straordinaria”. Da luglio, quindi, sarà attivo il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), approvato quando lo stesso Spinelli era consigliere provinciale.

“Il sindaco dimentica, o forse non sa – denuncia il consigliere Rizzo – che le proposte da sottoporre alla Conferenza Permanente di pianificazione per la revisione delle zone D del piano Parco, possono essere formulate anche da un solo comune interessato, ma questo è un altro problema, dimostra che dopo 5 anni non si è avuta la forza o la volontà politica di dare questa revisione, anche se l’approvazione del PUC andava comunque fatta nei tempi e nei modi previsti”.
“Questi sono i fatti – conclude l’esponente del Pd di Castellabate – bisogna finirla di addossare sempre su altri i propri fallimenti, le zone D si possono rivedere anche dopo, bisogna fare in fretta ed approvare il PUC del comune di Castellabate, unico strumento possibile per una corretta pianificazione e qualificazione di tutto il territorio comunale, e per una crescita controllata dello stesso”.

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