La Festa del pane e della Civiltà Contadina a Trentinara non si farà. “Una sconfitta collettiva”, commenta così il primo cittadino, Rosario Carione che ha indirizzato una lettera ai cittadini.
Il manifesto pubblico
“Abbiamo atteso, sperando che l’amore per il paese prevalesse e che le discussioni lasciassero spazio al buon senso e ad incontri volti a migliorare la qualità della Festa. Siamo già in ritardo ed il nostro paese non merita approssimazione. Non possiamo rischiare che l’immagine di Trentinara venga lesa, piuttosto dovremmo sempre impegnarci per migliorarla.
Non avevamo fatto bene i conti con quello che ci riesce meglio, ovvero distruggere ciò che con fatica, lavoro e sacrificio si è riusciti a costruire. E così quest’anno, con grande delusione, saremo costretti a rinunciare alla “XIX^ Edizione della Festa del Pane e della Civiltà Contadina.
E’ necessario rinunciare alla Festa, perché sono venuti meno i principi di condivisione, di partecipazione, di senso di appartenenza, di orgoglio trentinarese che erano alla base della festa stessa e che hanno lasciato spazio solo agli egoismi.
E’ necessario rinunciare alla festa per tutelare la comunità, per evitare un DISASTRO!”, queste le parole amare del primo cittadino.
Una constatazione amara, un annuncio che intristisce migliaia di persone trattandosi di uno degli eventi più noti e attesi dell’estate cilentana, una decisione che, sembra necessaria in un momento in cui l’organizzazione sembra difficile.
La festa del pane: la storia
“Cari concittadini,era l’anno 2005 quando, a Trentinara, si realizzava la I^ Edizione della Festa del Pane e della Civiltà Contadina. Negli anni è stato un continuo crescendo, la nostra festa è diventata sempre più bella, più partecipata, più importante, con essa è cresciuto il paese e con il paese la nascita di attività ricettive e turistiche.
Sempre con lo stesso spirito e sempre nella stessa direzione, essa ha consentito a migliaia di visitatori di conoscere la nostra tradizione gastronomica e di visitare il nostro bel paese. Tale appuntamento ha richiesto senza dubbio un grande impegno, ma ha anche e soprattutto rappresentato un momento di gioia dove tutti gli attori coinvolti non hanno perso di vista lo scopo principale: la promozione turistica del nostro paese” inizia cosi il manifesto affisso sui muri di Trentinara e firmato dal primo cittadino.
Nella lunga lettera Carione ha ricordato che Trentinara era un paese sconosciuto al mondo e che provava a farsi conoscere attraverso la Festa
La crescita di Trentinara
“Avevamo solo quella, ne eravamo orgogliosi ma provavamo tutti un po’ di vergogna per come, in quel momento, il paese si presentava, per le tante cose brutte che esistevano. Intanto, negli anni, grazie alla realizzazione di infrastrutture importanti, alla valorizzazione delle bellezze naturalistiche e l’inaugurazione del Cilento in Volo, la Via dell’Amore, la Terrazza degli Innamorati, la nascita di attività commerciali e turistiche ed altro, hanno ridato “Speranza di Futuro” a questo paese.
Un lavoro collettivo, che ci ha visti tutti coinvolti, guidato dalla passione e dall’amore per il territorio, un lavoro attento ed incessante che ci ha consentito di crescere e di avere apprezzamenti e riconoscimenti.
Ma una speranza può diventare certezza, se si comprende che lavorare uniti per il bene comune, mettendo da parte sterili egoismi, significa lavorare per tutti e per ognuno.
Pensavamo che stessimo vincendo la scommessa, ci eravamo illusi che stessimo capendo che la strada fosse quella giusta per costruire il Futuro di Trentinara e dei nostri figli. Purtroppo, con profonda tristezza ed estrema amarezza, prendiamo atto che non è così.
Ad oggi non siamo ancora riusciti a spendere le nostre energie per fini organizzativi ma ci siamo persi tra inutili discussioni, solo al fine di gratificare il proprio ego (si potrebbe aggiungere tanto altro), penalizzando gli interessi della comunità” continua ancora il sindaco prima di un vero e proprio appello ai cittadini: “Ognuno si faccia un bell’esame di coscienza e si faccia carico delle proprie responsabilità!
I ringraziamenti
Ringrazio di cuore il Presidente della Pro Loco dimissionario (non per scelta, ma per esasperazione), e con lui tutti coloro che negli anni, con sacrificio, con amore e con entusiasmo hanno reso la Festa, uno straordinario Evento. A voi, cari concittadini, dico che si può continuare a crescere solo in un modo, camminando insieme, nella pace sociale, portando avanti, ognuno per ciò che gli compete gli stessi ideali, gli stessi valori, guardando all’interesse generale e nella speranza che la consapevolezza di questa sconfitta collettiva oggi, possa darci tante vittorie comuni domani.
lo, nel mio piccolo, supportato da una splendida squadra, continuerò a lavorare instancabilmente per questo affinche ciò possa accadere, come il primo giorno e fino all’ultimo giorno del mio mandato elettorale” conclude Carione.