“Non intendo alimentare ulteriori polemiche che potrebbero danneggiare il nostro paese, ribadisco che la fortuna di vivere in un piccolo centro come il nostro è che ci conosciamo tutti. Non mi dolgo per le cattiverie che sono state scritte sul mio conto, ma piuttosto per l’immagine che ne deriva del nostro paese. La comunità di Trentinara sa bene come sono andate le cose e sa che la decisione di rinunciare alla festa mi è costata molta sofferenza. Tuttavia, amo profondamente il mio paese e sarò sempre pronto a difenderlo, fino all’ultimo giorno” così Rosario Carione, primo cittadino di Trentinara ha replicato alla nuova Pro Loco presieduta da Giuseppe Cerruti che, poche ore fa, ha diffuso un comunicato e un manifesto in cui accusa il sindaco di aver voluto mettere uno stop alla “Festa del Pane e della Civiltà Contadina”.
Una questione discussa
Carione già nei giorni scorsi aveva rivolto un messaggio ai cittadini in cui ripercorreva la storia dell’evento, spiegando quanto fosse cresciuto nel tempo e quanto, in primis da trentinarese, ne fosse orgoglioso.
Nella nota Carione chiedeva a tutti di far valere il proprio senso di responsabilità e la propria coscienza alla luce di una situazione fatta di personalismi dannosa per il paese.