Le Vie Crucis Viventi sono una tradizione millenaria che si svolge durante la Settimana Santa in molte città italiane, ma il loro significato va oltre la religione e si estende alla cultura e alla storia di ogni luogo in cui si svolgono.
Dopo lo stop dovuto alla pandemia, in tante località torna la tradizione della Via Crucis vivente.
Nel Cilento e Vallo di Diano, queste rappresentazioni sacre assumono un valore ancora più profondo, grazie alla bellezza dei paesaggi che le circondano e alla devozione degli abitanti che le mettono in scena.
Le Vie Crucis Viventi del Cilento e Vallo di Diano sono un insieme di rappresentazioni che si svolgono in vari paesi della zona. Ogni paese ha la propria Via Crucis, ma tutte seguono il percorso di Gesù dalla condanna a morte fino alla sua crocifissione e sepoltura.
Le rappresentazioni sono composte da attori in costume che interpretano i vari personaggi della storia della Passione, accompagnati da musiche e canti tradizionali.
La prima Via Crucis Vivente documentata nel Cilento risale al 1743, ma la tradizione potrebbe essere ancora più antica.
Oggi, le Vie Crucis Viventi sono diventate un appuntamento fisso per la comunità locale e attirano visitatori da tutta Italia e dall’estero. Ogni anno, migliaia di persone assistono a queste rappresentazioni, che rappresentano una vera e propria testimonianza della devozione religiosa e della cultura popolare di questa regione.