La Squadra Mobile di Salerno ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di reato, emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno ed eseguito, allo stato, nei confronti di 5 soggetti di nazionalità georgiana, nella maggior parte irregolari sul territorio nazionale, ai quali risultano contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio nonché di svariati furti in abitazione ovvero presso rivenditori di elettronica o di beni di lusso nonché per ricettazione.
Le indagini
Il provvedimento di urgenza si è reso necessario perché le risultanze investigative hanno evidenziato come gli indagati erano in procinto di abbandonare il territorio nazionale.
In particolare, le indagini sono state avviate nel mese di dicembre 2022 nell’ambito di una più ampia attività di analisi conseguente all’incremento dei furti in abitazione nel comune di Salerno, fenomeno ritenuto da subito collegato alla presenza sul territorio metropolitano di soggetti di etnia straniera, gravati da precedenti penali o pregiudizi di polizia in materia di reati contro il patrimonio.
Gli elementi probatori allo stato raccolti, da sottoporre al vaglio del Giudice per le Indagini preliminari per la convalida ed eventuale emissione di misura cautelare nonché da sottoporre successivamente al vaglio dibattimentale, sono consistiti inizialmente in un’attività di osservazione e pedinamento di questi soggetti che, in uno all’analisi delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza, hanno consentito di avviare sui predetti attività tecniche.
Le accuse
Le risultanze complessive hanno consentito la probabile individuazione dei 5 quali autori di diversi furti commessi tra i mesi di dicembre 2022 e luglio 2023, in abitazione ovvero centri commerciali, nonché la successiva modalità di ricettazione della merce sottratta, per il tramite di soggetti di sesso femminile, che si servivano di alcuni banchi dei pegni/compro oro.
Il modus operandi
Sintomatico è il modus operandi dei furti in abitazione; in particolare l’accesso ai condomini era garantito da uno dei componenti dell’associazione, che vi entrava fingendosi un inquilino o un ospite. A seguire gli altri sodali accedevano “in sicurezza” grazie alla copertura fornita dal primo componente e si dirigevano verso gli appartamenti da svaligiare.
Il profitto dell’attività criminosa in contestazione è stato quantificato in circa 100.000,00 euro.
Nel corso delle attività di indagine gli Agenti della Polizia di Stato hanno recuperato parte della refurtiva, consistente in parte dei gioielli sottratti.