Si è tenuto nella serata di ieri, martedì 2 settembre, presso il foyer del Cineteatro Eduardo De Filippo di Agropoli, il secondo appuntamento del Settembre Culturale. Protagonista della serata è stato Amedeo Colella, scrittore e divulgatore della cultura napoletana, che ha presentato il suo ultimo libro: Napoli due volte al dì.
Un libro come medicina quotidiana
Il volume, come suggerisce il titolo, propone una “somministrazione di napoletanità” da assumere due volte al giorno. Colella, noto anche come ‘o professore, raccoglie in queste pagine racconti, aneddoti e curiosità che descrivono l’essenza di Napoli, città che sfugge a ogni classificazione e che, come scriveva Luciano De Crescenzo, “tutto il mondo ha bisogno di un po’ di Napoli”.
Il percorso di Colella: dalla ricerca alla divulgazione
Amedeo Colella ha alle spalle una carriera variegata: laureato in economia nel 1986, ha seguito un corso postlaurea in informatica, lavorando per Citibank e successivamente in un’azienda software. Per oltre vent’anni è stato ricercatore senior presso il CRIAI di Portici, centro promosso dalla Università Federico II.
Nel 2017, a 54 anni, ha scelto di cambiare vita: “ha svuotato i cassetti” e ha deciso di vivere di cultura, scrittura e bellezza, dedicandosi alla divulgazione della cultura napoletana su piattaforme web e canali televisivi. È anche rettore della Università pezzotta Gennarino II, istituzione simbolica e ironica che celebra la saggezza popolare partenopea.
L’intervento al Settembre Culturale
Durante la presentazione, Colella ha espresso gratitudine per l’invito ricevuto: “Sono molto felice di essere qui al Settembre Culturale, per tanti anni sono stato spettatore, oggi sono tra i protagonisti ed è per me motivo di orgoglio, ringrazio chi mi ha voluto questa sera”. L’incontro ha offerto al pubblico un’occasione per riflettere sull’identità napoletana, tra ironia, storia e tradizione.