Ma c’è un settore in particolare in cui l’innovazione tecnologica può fare la differenza in modo profondo e tangibile: la pubblica amministrazione.
Anche nella provincia di Salerno, sempre più enti locali stanno guardando con interesse alle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale (IA) per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
In questo scenario prende forma la Pubblica Amministrazione 4.0, un modello capace di integrare strumenti digitali avanzati, come gli assistenti virtuali, per rendere l’interazione con gli uffici pubblici più efficiente, semplice e alla portata di tutti.
Una rivoluzione culturale (oltre che tecnologica)
Parlare di digitalizzazione nella pubblica amministrazione non significa solo dotarsi di strumenti informatici o portali online, ma adottare un approccio nuovo, che metta davvero al centro l’esperienza del cittadino.
L’obiettivo è trasformare le attese in coda, le telefonate infinite e le risposte vaghe in un ricordo del passato, puntando su soluzioni che semplifichino l’accesso alle informazioni e alle pratiche amministrative.
Ed è qui che entra in gioco l’intelligenza artificiale, in particolare attraverso i sistemi conversazionali che simulano il linguaggio umano. Grazie ai progressi dei large language model – tecnologie avanzate che consentono alle macchine di comprendere e generare testi in modo sempre più naturale – oggi è possibile offrire assistenza virtuale 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza tempi d’attesa e con una personalizzazione inedita, come i chatbotdell’azienda Aimage. Le aziende come Aimage, specializzata nello sviluppo di soluzioni conversazionali su misura, stanno già affiancando amministrazioni e realtà locali che desiderano fare un salto qualitativo nel rapporto con il pubblico.
Integrando questi strumenti in maniera strategica, è possibile aumentare il coinvolgimento dei cittadini e ridurre il carico di lavoro degli operatori, migliorando allo stesso tempo la percezione dei servizi offerti.
Assistenti virtuali per semplificare la vita quotidiana
Ma come funziona, concretamente, un assistente virtuale nella pubblica amministrazione? Immaginiamo di voler richiedere un certificato di residenza, prenotare un appuntamento al Comune di Salerno o ottenere informazioni sulle scadenze per il pagamento della Tari.
Oggi, in molti casi, è ancora necessario consultare più pagine web, scaricare moduli o telefonare direttamente agli uffici.
Con un assistente virtuale integrato nel sito dell’ente, invece, tutto questo può essere gestito con una semplice conversazione, anche tramite WhatsApp o app di messaggistica già presenti sullo smartphone dell’utente.
L’assistente interpreta la richiesta, guida l’utente passo dopo passo e, quando necessario, lo indirizza a un operatore umano. Ma la vera forza di questi strumenti risiede nella loro capacità di apprendere: nel tempo migliorano, riconoscono le domande più frequenti e anticipano i bisogni.
Si tratta di un salto notevole rispetto ai tradizionali chatbot statici e preimpostati. La provincia di Salerno, che negli ultimi anni si è distinta per l’attenzione verso l’innovazione, potrebbe trarre enormi benefici da una diffusione capillare di queste tecnologie, soprattutto nei piccoli comuni dove le risorse umane sono spesso limitate.
Verso una PA più accessibile e inclusiva
L’integrazione dell’assistenza virtuale non è soltanto una questione di efficienza, ma anche di accessibilità.
Non tutti i cittadini hanno le stesse competenze digitali, e non tutti sono in grado di navigare portali complessi o interpretare un linguaggio burocratico.
Gli assistenti conversazionali, invece, parlano un linguaggio naturale, comprensibile e diretto. Questo permette a più persone – anziani, stranieri, persone con disabilità – di accedere ai servizi in autonomia e senza frustrazioni.
Inoltre, un sistema di supporto attivo h24 evita che le richieste si concentrino negli orari di ufficio, riducendo i picchi e distribuendo meglio il carico informativo.
Le segnalazioni di disservizi, la richiesta di documenti, l’invio di feedback: tutto può avvenire in tempo reale.
La Pubblica Amministrazione 4.0 non è un’utopia, ma una strada concreta che passa dalla digitalizzazione dei servizi e arriva fino alla centralità del cittadino.
E, come spesso accade con l’innovazione, la differenza la fa chi sceglie di partire per primo.