La prima udienza del processo che vede imputato l’ex sindaco di Capaccio Paestum e presidente della provincia Franco Alfieri, insieme ad altre cinque persone per corruzione e irregolarità negli appalti, si è conclusa con un nulla di fatto, portando a un immediato rinvio.
Trentuno testimoni
La seduta, tenutasi nell’aula Falcone e Borsellino del tribunale di Vallo Della Lucania, è durata circa 90 minuti e ha messo in luce le prime complessità del procedimento giudiziario.
Uno dei principali fattori di stallo è stato l’elevatissimo numero di testimoni richiesti dalla difesa del solo Alfieri: ben trentuno. Un elenco così corposo ha contribuito a complicare l’organizzazione e la pianificazione del dibattimento sin dalle prime battute.
Fascicoli mancanti e contestazioni sulle intercettazioni
A rendere necessaria la richiesta di rinvio, avanzata dal pubblico ministero Capo, Francesco Rotondo, che ha avocato a sé il procedimento, è stata anche l’assenza di una parte della documentazione nel fascicolo processuale, in particolare per quanto riguarda le intercettazioni. Queste dovranno essere ulteriormente trascritte, rendendo necessario l’ausilio di un perito.
Proprio l’utilizzo delle intercettazioni è stato oggetto di contestazione da parte del pool difensivo. La squadra legale è composta dagli avvocati Domenicantonio D’Alessandro, Agostino De Caro, Antonello Natale, Cecchino Cacciatore ed Enrico Torre.
La richiesta di revoca delle misure cautelari
Oltre a Franco Alfieri, gli imputati nel processo includono la sorella Elvira Alfieri, i vertici della società Dervit Vittorio De Rosa e Alfonso d’Auria, l’ex capo staff di Alfieri Andrea Campanile e il funzionario Carmine Greco.
Per tutti gli imputati sono giorni cruciali di attesa: i legali hanno avanzato la richiesta di revoca delle misure cautelari in atto. Attualmente, Alfieri e De Rosa sono gli unici a trovarsi agli arresti domiciliari da quasi un anno, in seguito al blitz del 3 ottobre scorso. Per gli altri imputati vige il divieto di dimora a Capaccio Paestum. È tornata in libertà, invece, Elvira Alfieri.
Capaccio Paestum parte civile
Nel corso dell’udienza è stata ratificata la costituzione di parte civile del Comune di Capaccio Paestum, rappresentato dall’avvocato Raffaele Carpinelli dell’avvocatura comunale.
Il processo è ora sospeso in attesa della risoluzione delle questioni procedurali. La prossima udienza è stata fissata per il 9 ottobre. Il processo si svolge con il rito immediato, come richiesto dalla procura.