• Live TV Canale 79
  • Pubblicità
Notifiche
Logo InfoCilento
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
Logo InfoCilento
CANALE 79
Live
Cerca un articolo
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
Seguici

Operazione Italian Drink: fatture false per 39 milioni. Nei guai anche dei salernitani

Operazione Italian Drink, nei guai 10 persone accusate di aver emesso false fatture per 39milioni di euro utilizzate per evadere l'IVA

A cura di Comunicato Stampa
Pubblicato il 6 Novembre 2023
Condividi
Guardia di Finanza

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno concluso l’operazione “Italian Drink”, che ha permesso di accertare l’emissione di fatture false per oltre 39 milioni di euro, utilizzate per evadere 7 milioni di euro di Iva nel commercio delle bevande, e di individuare 10 persone, domiciliate tra le province di Treviso, Monza-Brianza, Roma e Salerno, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, emissione e contabilizzazione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, omessa dichiarazione.

Le indagini della Procura di Treviso

L’evidenza degli elementi acquisiti ha indotto la Procura della Repubblica di Treviso a notificare agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto prodromico alla successiva richiesta di rinvio a giudizio.

Le risultanze investigative derivano dall’analisi di un vasto quadro probatorio, basato su intercettazioni telefoniche e telematiche, segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio, accertamenti bancari, materiale documentale (appunti, agende, manoscritti, scritture contabili, fatture, ecc..) e informatico (chat di WhatsApp, Telegram, messaggi di posta elettronica, contenuti audio e video) sequestrato dai finanzieri del Gruppo di Treviso, con il supporto dei Reparti delle Fiamme Gialle competenti per territorio, nel corso di 44 perquisizioni presso le sedi delle aziende coinvolte, in diverse località del territorio nazionale, tra cui Treviso, Padova, Bergamo, Monza-Brianza, Roma, Rieti, Salerno e Genova.

Leggi anche:

Omicidio a Salerno, vittima muore dopo lite in casa: arrestato l’autore

Il modus operandi

In base al meccanismo fraudolento portato alla luce, le bevande, di provenienza comunitaria (Bulgaria, Germania, Malta, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna), venivano solo cartolarmente fatte transitare presso imprese “cartiere”, quasi tutte formalmente con sede a Roma, le quali, successivamente, cedevano la merce “sottocosto” alle aziende che avevano originariamente ed effettivamente intrattenuto i rapporti con i fornitori esteri, omettendo però ogni obbligo di dichiarazione e di versamento delle imposte. Il fulcro della frode è stato individuato in due società, con sede in provincia di Monza-Brianza e Bergamo.

Un ruolo fondamentale all’interno del gruppo criminale, poi, è stato assunto da tre persone, attive in provincia di Roma, dedite alla costituzione delle imprese cartiere: a loro toccava il compito di intrattenere rapporti diretti con vari professionisti (notai, commercialisti, ecc.) e di collocare le sedi legali, prevalentemente presso “mail boxes”; gli stessi provvedevano anche alla ricerca dei vari “prestanome” nullatenenti da utilizzare, dietro compenso, come soci o amministratori delle varie aziende strumentali alla frode; infine, i tre gestivano, di fatto, in luogo e per conto dei prestanome, i rapporti bancari intestati alle società cartiere. Le aree geografiche più ricorrenti per il reclutamento degli amministratori/prestanome sono state proprio le province di Roma e Treviso; il territorio trevigiano, in particolare, è risultato di fondamentale importanza per l’organizzazione criminale, atteso che nella Marca risiedono ben cinque dei ventuno prestanome individuati, oltre al principale reclutatore, anch’egli residente a Treviso.

L’attività della Guardia di Finanza di Treviso ha avuto lo scopo di porre fine a una significativa frode fiscale, così da tutelare gli operatori economici onesti e assicurare una maggiore equità nel prelievo fiscale, contribuendo alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese.

TAG:Salerno
Condividi questo articolo
Facebook Whatsapp Whatsapp Threads Copia Link

Eboli, schianto sulla Statale 19: auto si ribalta in via del Grano. Traffico in tilt

L'incidente è avvenuto poco fa nel tratto che collega l'Epitaffio a Sant'Andrea

Ascea, finanziamento regionale per il potenziamento della Polizia Locale

Previsto anche l’acquisto di un pick-up in grado di raggiungere le zone…

Agropoli, paura al Palazzetto dello Sport “Di Concilio”: vasto incendio divampa sulla copertura

Attimi di terrore questa mattina ad Agropoli. Un incendio ha avvolto il…

  • Torna alla home

Invia il tuo articolo o la tua segnalazione alla redazione

Condividi le tue storie con noi e diventa parte della comunità di Infocilento. Dai voce ai tuoi racconti e arricchisci il portale con il tuo contributo.

  • Scopri di più
  • Redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Collabora
  • Come vederci
  • Scarica l’app
  • Newsletter
  • Privacy
  • Gestione reclami
  • Codice di condotta
  • Facebook
  • X
  • Youtube
  • Google news
  • Instagram
  • Linkedin

© Copyright 2025 InfoCilento, registrazione Tribunale di Vallo della Lucania nr. 1/09 del 12 Gennaio 2009. Iscrizione al Roc: 41551. Editore: Domenico Cerruti – Proprietà: Red Digital Communication S.r.l. – P.iva 06134250650. Direttore responsabile: Ernesto Rocco | Tutti i contenuti di questo sito sono di proprietà della casa editrice, testi, immagini, video o commenti, non possono essere utilizzati senza espressa autorizzazione. Per le notizie o fotografie riportate da altre testate giornalistiche, agenzie o siti internet sarà sempre citata la fonte d’origine. Dove non sia stato possibile rintracciare gli autori o aventi diritto dei contenuti riportati, i webmaster si riservano, opportunamente avvertiti, di dare loro credito o di procedere alla rimozione. La redazione non è responsabile dei commenti presenti sul sito o sui canali social. Non potendo esercitare un controllo continuo resta disponibile ad eliminarli su segnalazione qualora gli stessi risultino offensivi e/o oltraggiosi. Relativamente al contenuto delle notizie, per eventuali contenuti non corretti o non veritieri, è possibile richiedere l’immediata rettifica a norma di legge.