Lazzaro Cioffi, ex brigadiere dei Carabinieri, ha incontrato Giulio Golia, inviato de āLe Ieneā, nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Cioffi, attualmente detenuto per favoreggiamento al clan Fucito, ĆØ indagato per lāomicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, avvenuto nel 2010.
Il servizio de āLe Ieneā
Il servizio televisivo, trasmesso ieri sera, ha ripercorso la vicenda di Cioffi, approfondendo il suo coinvolgimento nellāomicidio Vassallo. Golia ha intervistato anche Emilia DāAlbenzio, moglie di Cioffi e appartenente alla famiglia Belforte, che ha fornito elementi su un presunto alibi del marito.
LāattivitĆ di Cioffi contro il clan di Caivano
Nella prima parte del servizio, āLe Ieneā hanno analizzato lāoperato di Cioffi nella lotta al clan della droga di Caivano, evidenziando i suoi metodi investigativi. Cioffi sostiene di essere vittima di un complotto della Camorra, insieme al colonnello Fabio Cagnazzo, per aver ostacolato le attivitĆ del clan.
Le indagini sullāomicidio Vassallo
Cioffi ĆØ indagato per lāomicidio Vassallo insieme a Cagnazzo e ad altri soggetti. Le indagini della Procura mirano a chiarire il ruolo dellāex brigadiere nel delitto e a verificare la fondatezza delle sue dichiarazioni.
āCon lāomicidio del sindaco non cāentro per niente, i pentiti si sono fatti un filmā ha evidenziato Cioffi, aggiungendo: āIl collaboratore Ridosso ha inventato tuttoā.
Lāalibi di Cioffi
La moglie dellāex carabiniere ha mostrato a Golia le foto di una comunione a cui avevano partecipato il giorno del delitto: si trovavano a Roccarainola e la sera andarono al concorso di bellezza Miss Suessola, quello organizzato dalla locale Pro loco, in piazza Castra Marcelli a Cancello Scalo.
Tra il pubblico si intravede Emilia DāAlbenzio seduta solo con il figlio, mentre Lazzaro Cioffi non appare. Secondo la moglie stava vicino al camion dei panini. Effettivamente quella sera proprio alle spalle della parte in cui erano posizionate le sedie cāera un venditore ambulante che vendeva panini, praticamente sul bordo dello slargo. Un alibi per lāomicidio?
Cioffi nella parte finale del servizio spiega che gli spari di cui fu vittima il sindaco furono ad opera di una persona che era in collera con lui:Ā āAd uno che sa sparare bastano soltanto due colpi e non nove sparati in quel modoā. Infine ipotizza sul delitto uno scenario completamente diverso maturato da una ripicca nei confronti di Vassallo per una mancata licenza e per aver scoperto un tradimento.
Quindi ha citato Luca Cillo, lāagente immobiliare che nellāestate 2010 sarebbe stata una delle persone più vicine a Vassallo e che fu il primo a parlare con gliĀ investigatoriĀ del coinvolgimento dei carabinieri nei traffici di droga sul porto. In un passaggio dellāinformativa dei carabinieri del Ros, non confluito nellāordinanza diĀ custodiaĀ cautelare, cāĆØ un rifermento agli appartamentini che Cillo avrebbe prestato a Vassallo. āIo ho la mia idea ā allude Cioffi ā ma me la tengo per me⦠ā.Ā