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Neonata intossicata da cocaina rapita dall’ospedale di Salerno: caccia ai genitori

La piccola, stimata tra i quattro e i cinque mesi di vita, è giunta al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno nel tardo pomeriggio di martedì

A cura di Redazione Infocilento Pubblicato il 24 Luglio 2025
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Una neonata di pochi mesi, ricoverata per intossicazione da cocaina, è stata prelevata e portata via dai suoi genitori. La coppia, senza fissa dimora, è ora attivamente ricercata dalle forze dell’ordine. È successo ieri all’ospedale Ruggi di Salerno.

Il ricovero e la scoperta choc

La piccola, stimata tra i quattro e i cinque mesi di vita, è giunta al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno nel tardo pomeriggio di martedì, accompagnata dai genitori, due giovani di origine marocchina. La neonata appariva in uno stato soporoso, rispondendo debolmente agli stimoli esterni, una condizione che i genitori hanno descritto come una sonnolenza insolita. Nonostante l’accesso al pronto soccorso sia avvenuto con codice azzurro, e la bambina non sembrasse inizialmente in condizioni gravi, la verità celata dietro a quell’apparente innocua sonnolenza si è rivelata drammatica: la neonata era in preda a un’intossicazione da cocaina. La scoperta è emersa dall’esame delle urine effettuato poco dopo il ricovero della neonata nel reparto di Osservazione Breve Intensiva del nosocomio salernitano. Immediatamente è scattata la segnalazione alle forze dell’ordine e gli agenti della Squadra Volanti della Polizia di Stato sono giunti in ospedale.

Gli accertamenti e le prime cure

Il padre della bambina è stato condotto negli uffici della Questura di Salerno per essere interrogato. Gli investigatori hanno cercato di capire come la figlia fosse entrata in contatto con la sostanza stupefacente. L’ipotesi che l’assorbimento fosse avvenuto tramite il latte materno è stata scartata, poiché la madre avrebbe dichiarato di non allattare la piccola. Questo ha portato a ritenere un assorbimento diretto, seppur accidentale. Il padre, dopo l’interrogatorio, ha lasciato la Questura intorno alle 4 di notte per ricongiungersi con la moglie. Nel frattempo, alla bambina sono state prestate le prime cure, che hanno iniziato a dare risultati positivi: il senso di torpore è progressivamente diminuito e la sostanza è stata lentamente smaltita dal suo corpicino. La neonata ha ricominciato a rispondere agli stimoli esterni ed è stata ricoverata sotto stretta osservazione nel reparto di pediatria dell’ospedale Ruggi d’Aragona.

La fuga inaspettata

All’alba di ieri mattina, il padre è tornato in ospedale chiedendo di vedere la figlia. Nonostante la natura delicata del caso, e la necessità di bilanciare la salute della piccola con il diritto dei familiari a visitarla, le forze dell’ordine sono state immediatamente allertate. A quel punto, è accaduto l’imponderabile: il padre, probabilmente approfittando di un momento di distrazione, ha staccato la piccola dai macchinari di monitoraggio. Ha preso la neonata tra le braccia ed è fuggito dall’ospedale. Nonostante la bambina stesse meglio, necessitava ancora di stretta osservazione medica e non era pronta per le dimissioni. Il padre è salito a bordo di un furgone bianco e si è allontanato. Da quel momento, si sono perse le tracce della coppia e della bambina.

Le ricerche in corso

Polizia e Carabinieri hanno avviato le ricerche con un massiccio spiegamento di forze, ma la famiglia non ha una dimora fissa. Le ultime zone in cui erano stati visti sono state Santa Cecilia a Eboli e successivamente Pontecagnano Faiano. Le indagini proseguono incessantemente, non solo per rintracciare i genitori e la bambina, ma anche per chiarire come la neonata sia venuta in contatto con la cocaina e come sia stato possibile portarla via da una struttura ospedaliera, specialmente dopo una segnalazione così delicata

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