L’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi si prepara a gestire una parte del traffico aereo solitamente destinato a Capodichino. Lo ha annunciato Gesac, la società che gestisce entrambi gli scali, spiegando che la decisione è dettata da «radicali interventi di riqualifica» programmati sulla pista di volo dell’aeroporto di Napoli. La chiusura dello scalo napoletano è prevista dal 19 gennaio 2026 al 1° marzo 2026, per un totale di 42 giorni.
Interventi di manutenzione per garantire i massimi standard di sicurezza
La nota di Gesac sottolinea che «le infrastrutture aeroportuali sono sottoposte a regolari e periodici interventi di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, in conformità con le rigorose normative di settore e in linea con l’impegno prioritario del gestore aeroportuale per garantire i massimi standard di sicurezza». L’intervento è stato pianificato nel periodo dell’anno storicamente caratterizzato dal minore traffico aereo, con l’obiettivo di «ridurre al minimo i disagi per gli utenti».
Le compagnie aeree sono già state informate per poter rivedere la programmazione dei voli. Di conseguenza, «l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, in una logica di sistema aeroportuale regionale, potrà assorbire una parte del traffico normalmente gestito dallo scalo napoletano, nel rispetto dei limiti di capacità stabiliti dall’ENAC e in base alle richieste di slot ricevute».
Le preoccupazioni dell’ABBAC: “Impatteranno gravemente il sistema dei trasporti in Campania”
Nonostante le rassicurazioni di Gesac, l’ABBAC (Associazione B&B, Affittacamere e Case Vacanze della Campania) ha espresso «una forte preoccupazione per le recenti decisioni che impatteranno gravemente il sistema dei trasporti in Campania». Il presidente dell’ABBAC, Agostino Ingenito, ha sollevato dubbi sulla capacità di dirottare i voli su Salerno o altri aeroporti italiani, paventando il rischio di «complicare ulteriormente l’accessibilità».
Disagi ferroviari e marittimi: le criticità segnalate dall’ABBAC
L’ABBAC ha evidenziato ulteriori criticità nel sistema dei trasporti campano. Viene segnalata la sospensione della tratta ferroviaria Napoli-Pompei-Salerno durante l’estate, dal 15 giugno al 4 settembre, che «creerà disagi significativi per pendolari e turisti».
L’associazione si è detta preoccupata per l’efficacia dei bus sostitutivi, considerando l’intenso traffico della stagione estiva, e ha chiesto a Ferrovie di «rivedere il piano, valutando l’opzione di lavori notturni per garantire un servizio parziale».
Inoltre, l’ABBAC segnala la sospensione della linea Circumvesuviana Napoli-Baiano, già afflitta da continui disservizi, che «aggrava ulteriormente la situazione per i collegamenti tra Napoli e la penisola sorrentina». L’associazione ha ribadito l’importanza di «garantire un servizio efficiente, soprattutto in un periodo di alta richiesta».
Per quanto riguarda i collegamenti marittimi, Agostino Ingenito ha espresso preoccupazione per il mancato affidamento del trasporto marittimo per le località turistiche del Cilento. «Non è chiaro se ci saranno collegamenti, chi li gestirà e per quanto tempo, oltre alla certezza dei costi», ha dichiarato.
Vengono inoltre evidenziati problemi relativi ai porti delle località. L’ABBAC ha sollecitato chiarimenti riguardo ai problemi di accosto nei porti della Costiera Amalfitana, in particolare la sospensione del collegamento Salerno-Maiori. Viene sottolineata la cruciale importanza di «garantire la funzionalità dei porti per alleviare il traffico sulle strade statali già sovraccariche».
Infine, l’ABBAC ha posto l’accento sulle difficoltà nei collegamenti marittimi in area flegrea e le carenze infrastrutturali per le località turistiche del Cilento e del nord di Napoli. L’associazione ha concluso la sua nota chiedendo un «intervento immediato da parte della Regione e del Governo per affrontare queste criticità e garantire una gestione condivisa, riducendo l’impatto delle sospensioni e migliorando il servizio per tutti i cittadini e visitatori».