Il ricorso presentato dalla Salernitana, con il Comune di Salerno ad adiuvandum, per l’annullamento dei provvedimenti relativi ai playout e la richiesta di un format a 21 squadre in Serie B, ha ricevuto la prima valutazione dal Tar del Lazio. La decisione del tribunale amministrativo getta nuove luci sulla vicenda che ha coinvolto il club granata, modificando l’iter legale precedentemente intrapreso.
La decisione del Tar e le sue implicazioni
Il Tar del Lazio, presieduto dal giudice Francavilla e con Simone come relatore, ha convertito il rito da speciale a ordinario. Questa scelta accoglie le eccezioni sollevate da Lega B, FIGC, Frosinone e Sampdoria, le quali avevano sostenuto che la sospensione dei primi playout contro il Frosinone, disposta dal Presidente di Lega B, Bedin, il 18 maggio, non avesse inciso sull’iscrizione e l’ammissione al campionato successivo. Di conseguenza, il Tar ha ritenuto che la Salernitana non avesse necessità di rivolgersi alla sezione speciale del Coni, una tesi già sostenuta dal Collegio di Garanzia. La causa è stata trattenuta e rimandata a un’udienza di trattazione nel merito, la cui data è ancora da destinarsi.
Il futuro legale della Salernitana
La pronuncia del Tar del Lazio sembra ridimensionare il peso del ricorso della Salernitana davanti alla giustizia ordinaria. In particolare, se nell’udienza di merito il Tar dovesse dichiarare inammissibile il ricorso, ribadendo l’assunto che la decisione della Lega B non impattava sull’ammissione e l’iscrizione, la strada legale per i granata si complicherebbe ulteriormente su questo fronte.
Tuttavia, la battaglia legale della Salernitana prosegue parallelamente nell’ambito della giustizia sportiva. Il ricorso granata, presentato in seguito alla bocciatura da parte del Tribunale Federale Nazionale, è ora in attesa di approdare in secondo grado.
La Corte Federale d’Appello ha fissato la prossima udienza per il 1° agosto, mantenendo viva la speranza del club di vedere riconosciute le proprie ragioni in sede sportiva.