• Live TV Canale 79
  • Pubblicità
Notifiche
Logo InfoCilento
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Logo InfoCilento
Notifiche
Cerca un articolo
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Seguici

La guerra in Sudan non si ferma: l’importanza degli aiuti umanitari

A cura di Redazione Infocilento
Pubblicato il 27 Novembre 2025
Condividi
Sudan

La guerra in Sudan, non molto nota ma violenta e inarrestabile, è iniziata a causa di una disputa sul controllo politico-militare del Paese, che si è trasformata in conflitto aperto e ha provocato (e sta ancora provocando) numerosi morti e sfollati.

Caratterizzata da scontri durissimi, con milioni di persone che necessitano di assistenza urgente, questa guerra sta devastando il Paese dal 2023 e causando una delle peggiori crisi umanitarie al mondo. In questo articolo approfondiamo la situazione per chi vuole saperne di più sulla guerra in Sudan.

Guerra in Sudan: le origini del conflitto

Il conflitto in Sudan è iniziato ufficialmente il 15 aprile 2023.

Leggi anche:

L’arte del presepe fatto a mano: come creare atmosfera con dettagli come forni e fuochi

Derivante da tensioni politiche, economiche e militari prolungate e latenti all’interno del governo, si è rapidamente trasformato in uno scontro aperto tra le forze armate Sudanese Armed Forces (SAF), comandate dal generale Abdel Fattah al-Burhan, e la milizia paramilitare Rapid Support Forces (RSF), guidata da Mohamed Hamdan Dagalo.

Dopo che nel 2019 venne destituito il presidente Omar al-Bashir e annunciata una transizione democratica, con il potere provvisoriamente nelle mani dei militari e dei civili, il colpo di Stato del 2021 pose fine a questa fragile collaborazione. Da qui esplosero nuove tensioni tra al-Burhan e Hemedti sull’integrazione delle RSF nell’esercito regolare, che diventarono rapidamente una vera e propria lotta di potere aperta.

Il 15 aprile le RSF hanno attaccato numerosi siti sensibili sudanesi su tutto il territorio, con l’obiettivo di effettuare un colpo di Stato e rovesciare il generale Abdel Fattah al-Burhan. L’attacco non ha però sortito il risultato preventivato e le forze regolari hanno risposto prontamente, portando così il Paese a una situazione di stallo militare.

Guerra in Sudan: lo svolgimento del conflitto

Dall’aprile 2023 a oggi, il conflitto si è spostato su più fronti e ha registrato vittorie strategiche dell’esercito e consolidamenti delle posizioni da parte delle RSF. Questa guerra ha registrato conseguenze devastanti per la popolazione e sul Paese. Gli scontri hanno infatti causato una significativa frammentazione del territorio sudanese, oltre ad una crisi umanitaria tra le più gravi del mondo: milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni e cercare rifugio altrove, sia all’intero del Paese che verso l’estero.

Tutto questo ha contribuito all’acuirsi di condizioni di insicurezza alimentare acuta e carestia, mentre il sistema sanitario è compromesso, con strutture non operative e malattie infettive che si stanno diffondendo velocemente. In tutto questo, le organizzazioni umanitarie, nonostante le difficoltà nell’accedere ai territori colpiti a causa di condizioni di sicurezza poco certe, cercano di portare aiuti a chi ne ha più bisogno. Fare una donazione a questi enti no profit fornisce un aiuto notevole a chi ogni giorno cerca di portare cure mediche e beni di prima necessità ai civili vittime di questo scontro.

Guerra in Sudan: il prossimo futuro

Dopo più di due anni e mezzo dall’inizio del conflitto, la guerra in Sudan rappresenta ad oggi una vera tragedia, caratterizzata da combattimenti e collasso sociale, politico e umanitario. A questo si aggiunge una situazione umanitaria drammatica, con milioni di persone sfollate o con urgente bisogno di aiuto.

Nonostante alcuni tentativi di mediazione internazionale, che hanno coinvolto principalmente l’African Union, gli Stati Uniti, l’Egitto (e altri), la pace sembra ancora lontana.

Oltre a questo, è importante sottolineare come l’attenzione internazionale crescente, anche verso la protezione dei civili, stia diventando un elemento sempre più centrale, così come il lavoro della società civile sudanese, che continua a operare per promuovere dialoghi comunitari.

Il futuro dipenderà quindi dalla capacità della comunità internazionale di combinare pressione diplomatica, aiuti umanitari e un processo politico inclusivo, per attuare un intervento teso a mettere fine a questo conflitto.

Continua a leggere su InfoCilento.it

Condividi questo articolo
Facebook Whatsapp Whatsapp Threads Copia Link
Nessun commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Nobel

Almanacco del 27 novembre, nasce il premio Nobel. Scopri fatti, curiosità e programmi tv sul Canale 79

Fatti del 27 novembre: nascono Bruce Lee e Jimi Hendrix, Alfred Nobel…

Oroscopo

Oroscopo Paolo Fox 27 novembre: amici del Toro, attriti con la persona amata. Scorpione, se sei single potreste ricevere qualche attenzione

Ecco cosa ci riservano gli astri per la giornata di domani

“Una finestra sul mondo”: alla scoperta di Ottati, della sua cultura e delle bellezze naturalistiche del monte Panormo

Ottati, tra Monte Panormo e Cilento: natura, tradizioni e caciocavallo podolico in…

  • Torna alla home

Invia il tuo articolo o la tua segnalazione alla redazione

Condividi le tue storie con noi e diventa parte della comunità di Infocilento. Dai voce ai tuoi racconti e arricchisci il portale con il tuo contributo.

  • Scopri di più
InfoCilento - Canale 79
Canale79
  • Redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Collabora
  • Come vederci
  • Scarica l’app
  • Newsletter
  • Privacy
  • Gestione reclami
  • Codice di condotta
  • Facebook
  • X
  • Youtube
  • Google news
  • Instagram
  • Linkedin

© Copyright 2025 InfoCilento, registrazione Tribunale di Vallo della Lucania nr. 1/09 del 12 Gennaio 2009. Iscrizione al Roc: 41551. Editore: Domenico Cerruti – Proprietà: Red Digital Communication S.r.l. – P.iva 06134250650. Direttore responsabile: Ernesto Rocco | Tutti i contenuti di questo sito sono di proprietà della casa editrice, testi, immagini, video o commenti, non possono essere utilizzati senza espressa autorizzazione. Per le notizie o fotografie riportate da altre testate giornalistiche, agenzie o siti internet sarà sempre citata la fonte d’origine. Dove non sia stato possibile rintracciare gli autori o aventi diritto dei contenuti riportati, i webmaster si riservano, opportunamente avvertiti, di dare loro credito o di procedere alla rimozione. La redazione non è responsabile dei commenti presenti sul sito o sui canali social. Non potendo esercitare un controllo continuo resta disponibile ad eliminarli su segnalazione qualora gli stessi risultino offensivi e/o oltraggiosi. Relativamente al contenuto delle notizie, per eventuali contenuti non corretti o non veritieri, è possibile richiedere l’immediata rettifica a norma di legge.