Attualità

La Consulta delle Amministratrici del Vallo di Diano e Tanagro chiede la deroga per il Punto Nascita

Un documento - appello che la Consulta delle Amministratrici dei 19 Comuni del territorio del Vallo di Diano e Tanagro

Federica Pistone

3 Aprile 2025

Consulta amministratrici Vallo di Diano

La salute delle donne, dei neonati e la vitalità delle piccole comunità del Vallo di Diano, Tanagro e Alburni sono al centro del documento- appello che la Consulta delle Amministratrici dei 19 Comuni del territorio del Vallo di Diano e Tanagro ha recentemente indirizzato alle istituzioni regionali e nazionali. In un documento redatto con determinazione, la Consulta ha sollecitato l’apertura in deroga del “Punto Nascita” del Presidio Ospedaliero Luigi Curto di Polla, un servizio fondamentale per garantire il benessere delle mamme e dei bambini, ma anche la sopravvivenza delle piccole realtà locali.

Le richieste

Il “Punto Nascita” del Presidio Ospedaliero “Curto” di Polla sottolineano le amministratrici, non è solo un luogo in cui si assiste alla nascita, ma un punto di riferimento insostituibile per le donne in gravidanza e per le loro famiglie, offrendo assistenza qualificata durante le fasi più delicate della vita. La Consulta sottolinea che la presenza di questo servizio è cruciale per garantire un’assistenza di qualità, tempestiva e sicura, anche in contesti geografici caratterizzati da una bassa densità abitativa. Nel loro appello, le amministratrici ricordano come la struttura ospedaliera di Polla, pur operando in un territorio a bacino ridotto, abbia sempre garantito standard di qualità elevati, rispondendo pienamente alle esigenze delle partorienti e delle loro famiglie.

L’efficienza del servizio e l’alta competenza del personale medico e infermieristico sono elementi chiave che hanno consentito di evitare criticità in termini di sicurezza, nonostante le dimensioni contenute della struttura. La richiesta di mantenere attivo il “Punto Nascita” di Polla non riguarda solo la salute, ma anche l’equilibrio demografico e lo sviluppo sociale del territorio. La sua eventuale chiusura, infatti, avrebbe un impatto devastante sulle comunità locali, accelerando il processo di spopolamento delle aree interne e costringendo le famiglie a lunghe trasferte verso altre strutture sanitarie, con il rischio di sovraccaricare ospedali già in difficoltà.

La nota al Direttore Generale dell’Asl Salerno, Gennaro Sosto

Un ulteriore aggravio, che oltre a non comportare alcun risparmio di spesa, finirebbe per compromettere la qualità complessiva dei servizi sanitari. Le amministratrici chiedono ai destinatari della nota, tra cui il Direttore Generale dell’Asl Salerno, Gennaro Sosto, di prendere in seria considerazione la necessità di garantire la continuità del “Punto Nascita” in deroga, come un segno tangibile di attenzione alla salute e al benessere dei cittadini, ma anche come misura di salvaguardia per la vitalità delle piccole comunità montane, che vedrebbero nella chiusura del servizio un ulteriore segnale di abbandono e di disinteresse da parte delle autorità centrali.

Il documento si conclude con un forte appello, affinché la tutela della salute pubblica e la promozione dello sviluppo territoriale vengano messi al centro delle priorità, con un intervento rapido ed efficace a favore di un servizio che è vitale per il futuro delle donne e delle famiglie del Vallo di Diano, Tanagro e Alburni. Concludendo, la Presidente della Consulta delle Amministratrici, Avv. Rosa Isoldi, sottolinea la determinazione del gruppo nel richiedere che le istituzioni pongano la salute dei cittadini al primo posto, rispondendo prontamente a questo urgente appello.

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