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La Cisl sull’Ospedale di Polla: “Il problema della mancanza dei medici l’Asl non vuole risolverlo”

I Rappresentanti Sindacali sollecitano a chi ha il dovere istituzionale di imporre scelte e gestire la cosa pubblica

A cura di Federica Pistone Pubblicato il 20 Giugno 2023
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“Il problema della mancanza dei medici presso l’ospedale di Polla ed oggi in particolare nel reparto di Chirurgia, l’Asl non vuole risolverlo. I medici, in buona sostanza, seppure carenti, non si trovano perché non si vogliono trovare”. È quanto contesta la CISL FP di Salerno attraverso la Segretaria Aziendale Cirigliano Vincenzina e dai delegati Cervone Antonio, Procaccio Giuseppe, Climaco Gianfranco e Luigi D’Alessio.

La nota dei sindacati

“Il convincimento arriva dopo l’analisi della direttiva del 16 giugno 2023 con cui il Direttore del Presidio di Polla sospende le attività ordinarie e ambulatoriali di Chirurgia, predisponendo che eventuali urgenze saranno assicurate presso il Presidio Ospedaliero di Oliveto Citra, quando risultano agli atti numerose (almeno 10) richieste da parte del Primario di Chirurgia dr. Nastro, con le quali faceva presente già dal lontano 2011 che la situazione del personale metteva a rischio l’Unità Operativa”, dicono i sindacalisti.

“A peggiorare la situazione è stato il pensionamento di un medico in servizio. Non si tratta della prima volta che il reparto chiude per mancanza di risorse umane – proseguono – Una situazione che si ripete nel tempo considerando che già nel recente passato il reparto aveva subito interruzioni. Nel frattempo rischiano di chiudere fra una decina di giorni anche i reparti di Cardiologia e Neurologia già organizzati con servizi ridotti al minimo. Problemi anche in Ortopedia, Urologia, Rianimazione, Pediatria che non vivono certo situazioni migliori. La chiusura del reparto di chirurgia dell’ospedale di Polla va a creare, inevitabilmente, un sovraffollamento negli altri ospedali del comprensorio che dovranno adesso accogliere i pazienti e soddisfare le richieste di nuovi utenti. A peggiorare ancora la già complessa gestione della Sanità Valdianese è il recente abbandono dell’incarico del Direttore di Presidio, che lascia il nosocomio Pollese per recarsi nel ben più lontano comprensorio calabrese di Vibo Valenzia dove ha assunto un altro incarico. Anche in questa occasione ci si dovrebbe fare una domanda: come mai un Direttore di Presidio, lascia un incarico vicino casa sua per andare a svolgere la stessa funzione a centinaia di chilometri lontano da casa“.

Le richieste

“Quale Organizzazione Sindacale è da anni che lanciamo appelli e iniziative in tal senso, ultima nell’aprile scorso dove abbiamo convocato e fatto sedere ad un unico tavolo Sindaci e i Rappresentanti Politici del territorio per ribadire ancora una volta che l’Ospedale di Polla presenta da tempo preoccupanti disfunzioni legate all’insufficienza di organico, alla deficienza della strumentazione sanitaria e alle gravissime carenze infrastrutturali ma che attualmente non sono state risolte. I Rappresentanti Sindacali sollecitano a chi ha il dovere istituzionale di imporre scelte e gestire la cosa pubblica di rassicurare con sollecitudine sulla volontà di porre in essere tutte le misure necessarie a risolvere celermente le problematiche esposte, scongiurare ogni ipotesi di chiusura della struttura e garantire adeguati livelli essenziali di assistenza alla popolazione interessata. In attese di atti certi e a tutela della collettività, la nostra organizzazione sindacale attiverà ogni utile azione di protesta al fine di risolvere definitivamente le problematiche legate alla sanità Valdianese ed invitano forze politiche e cittadinanza ad attivare una zione di lotta a sostegno della difesa del presidio tutela e garanzia del diritto alla salute di tutta la comunità di riferimento”. Così conclude la nota dei sindacati.

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