L’estate bussa alle porte e, come ogni anno, ritorna con essa un problema ormai cronico per le località turistiche: la carenza di personale stagionale. Dal food alle attività ricettive, dai lidi agli alberghi, il grido d’allarme si alza unanime da imprenditori e piccoli esercenti. Nel Cilento, cuore pulsante del turismo campano, la situazione non è diversa dal resto del Paese.
I dati
I dati lo confermano: anche per questo 2025, il trend resta stabile – e preoccupante. Trovare personale qualificato è diventato un’impresa titanica, soprattutto in alcuni comparti dove esperienza e professionalità sono fondamentali.
“Una volta la stagione era vista come un’opportunità, oggi non più”, lamentano i gestori dei lidi. La concezione del lavoro stagionale, infatti, è profondamente cambiata. Se prima rappresentava per molti giovani un modo per entrare nel mondo del lavoro o guadagnare durante l’estate, oggi si scontra con aspirazioni diverse. La maggior parte dei candidati cerca un impiego fisso, stabile, con garanzie e prospettive a lungo termine.
La posizione di Confesercenti
La posizione di Confesercenti: “Serve un cambio di visione” Confesercenti Salerno lancia un appello chiaro: occorre ridare centralità al turismo come settore strutturale dell’economia locale, non come opportunità temporanea. “Bisogna creare le condizioni affinché gli imprenditori possano vivere di turismo tutto l’anno”, afferma il presidente di Confesercenti Salerno Raffaele Esposito. “Oggi si lavora due o tre mesi e poi si chiude. Così non si costruisce nulla”. Secondo l’associazione, è necessario destinare più risorse al comparto e incentivare modelli occupazionali che diano stabilità e continuità, rendendo attrattivo il settore anche per i giovani.