Il lampadario, interessato da numerosi cambiamenti stilistici nel corso del tempo – oggi come oggi, si tende sempre di più al mood minimal – rappresenta un alleato indubbiamente prezioso a tale fine.
Se sei qui, significa che, dopo averlo acquistato scegliendo tra i prodotti di uno dei tanti e-shop specializzati nella vendita di lampadari online, ora hai bisogno di montarlo.
Come procedere? In queste righe, vediamo assieme la procedura passo dopo passo.
Per montare correttamente un lampadario, è necessario disporre della strumentazione giusta. Ecco cosa devi procurarti di preciso:
Il montaggio del lampadario è un’operazione che non deve assolutamente essere sottovalutata.
Prima di iniziare concretamente a operare, è infatti necessario adottare alcune misure di sicurezza.
Fai innanzitutto attenzione a spegnere i dispositivi di sicurezza dell’ambiente dove il lampadario sta per essere appeso.
Tramite il tester – in commercio ne esistono di pratici e facilissimi da usare a forma di penna – abbi cura di appurare l’assenza di tensione sulla linea.
Come gestire questo rapido ma fondamentale step?
In maniera molto semplice. Fai in modo che l’estremità del tester si trovi in corrispondenza della L, ossia il filo di rame ricoperto dal cavo nero.
Con l’altro polo, invece, testa l’estremità degli altri fili. Qualora non dovesse palesarsi nulla a livello del sensore di fase, è possibile procedere con il collegamento dei fili.
Eccoci a parlare del momento cruciale che è il collegamento dei fili. Nella maggior parte delle abitazioni, ne sono in gioco tre.
Ecco quali sono e le loro caratteristiche:
Nell’ambito di un montaggio corretto del lampadario, è essenziale che gli ultimi 4-5 mm del filo in rame siano esposti.
Qualora dovesse esserci filo in eccesso, si può procedere a tagliare con una pinza ad hoc.
Archiviato questo step, arriva il momento di procedere con il collegamento dei fili al morsetto.
Finalizzato il collegamento di tutti i fili, si continua stringendo le viti dei morsetti.
Arriva ora il momento di fissare il lampadario al soffitto. In questa fase, è necessario seguire le istruzioni presenti nella confezione.
A seconda delle caratteristiche del prodotto, può essere necessario utilizzare un gancio, una vite, una serie di tasselli etc.
Se il lampadario è a sospensione, si può tranquillamente appenderlo al collegamento. Il cavo lungo non è un problema: lo si può infatti accorciare o camuffare sotto l’apposito coperchio.
Prima di giungere a questo punto, informati bene sulle caratteristiche del soffitto.
Sulla base del materiale, infatti, potrai scegliere lo strumento giusto per bucarlo.
Qualche esempio? Il cartongesso e il legno, circostanze in cui va benissimo il trapano senza percussione.
Quello a percussione, invece, è indicato nei casi in cui si ha a che fare con un soffitto in pietra naturale o realizzato con dei mattoni.
Spazio, invece, al trapano perforatore nei casi in cui il soffitto è in calcestruzzo.
Prima del test finale, bisogna avvitare le lampadine sugli attacchi, accendere i fusibili – la cassetta che li ospita è collocata in corridoio o in prossimità dell’ingresso – e, successivamente, procedere con l’accensione della luce.
Qualora l’operazione non dovesse andare a buon fine, è importante accertarsi che la lampadina non abbia problemi di funzionamento.
Se dopo questo controllo non si riscontra nulla di strano, bisogna spegnere il fusibile e guardare se i collegamenti che abbiamo descritto nei paragrafi precedenti sono a posto.
A volte la causa del problema può risiedere in un leggero allentamento dei cavi nel morsetto.
Ovviamente nei casi in cui non ci si sente sufficientemente sicuri si può sempre contattare un elettricista!