• Live TV Canale 79
  • Pubblicità
Notifiche
Logo InfoCilento
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
Logo InfoCilento
CANALE 79
Live
Cerca un articolo
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
Seguici

Cilento: riconosciuti tre nuovi Prodotti Agroalimentari Tradizionali

Il Ministero dell'Agricoltura ha riconosciuto tre nuovi Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) nel salernitano. Ecco quali sono

A cura di Maria Vittoria Delli Priscoli
Pubblicato il 1 Giugno 2025
Condividi
Fagiolo

E’ stata pubblicata dal Ministero dell’Agricoltura la venticinquesima revisione dell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali, con l’aggiunta di nove prodotti campani all’elenco, raggiungendo un totale di 610.

I nuovi PAT

La Campania ha dato il via libera al riconoscimento del Pizzo Panaro, la Bombarda, la Corla, la Panorra e il Puparuolo mbuttito e, nel salernitano, le Patate e filetta di Postiglione, i Triddi di Rofrano, la Matassa e fagioli di Campagna e i cavatielli di Palomonte.

A Postiglione, piccolo borgo ai piedi dei Monti Alburni, viene coltivata questa varietà di patata grazie alle caratteristiche del terreno che si presenta ben drenato e friabile, ideale per la coltivazione delle patate di montagna. È una patata a pasta bianca, gialla, dalla consistenza farinosa. La sua buccia si presenta di un colore tendente al giallo, sottile e liscia. L’introduzione della coltivazione della patata a Postiglione si deve a Prospero Fragetti (1761 – 1836).

Leggi anche:

Prignano Cilento abbatte le barriere: l’Anagrafe si sposta al piano terra per uffici più accessibili

I “Triddi di Rofrano“, sono invece una pasta fresca, lavorata a mano e condita con olio, aglio e peperoni cruschi. Viene modellata con le dita, allungando la pasta che si presenta simile a gnocchi di grosse dimensioni, senza concavità. Si considerano anche alcune varianti in base alla diversa lunghezza e alla concavità, ottenute mediante l’uso del ferretto simile a quello utilizzato per creare i fusilli cilentani. Per impastarli si utilizzano la farina di castagna, la farina 00 e la semola.

E ancora: Il cavatiello di Ze’ Nunzlata è un tipo di pasta che a Palomonte si tramanda da generazioni, da oltre 60 anni. La sua creazione trova fondamento nella storia contadina palomontese. La produzione del cavatiello palomontese interessa tutto il territorio comunale in modo omogeneo. La tecniche di lavorazione vengono tramandate e insegnate dalle massaie palomontesi e oggi riprese anche dalle aziende agricole e nelle attività ricettive-ristorative.

La “Matassa” di Campagna, infine, è una pasta lunga e stesa con il solo ausilio del palmo delle mani strette a pugno e contemporaneamente viene attorcigliata a mo’ di matassa di lana, per poi essere tagliata. Il miglior modo per apprezzarne il gusto e la consistenza è con i legumi, in genere i fagioli. Il piatto è figlio della colonizzazione da parte degli arbereshe di molte regioni del sud Italia, tra cui la Lucania, la Calabria e la Sicilia.

Cosa sono i PAT

L’Elenco Nazionale dei PAT contribuisce all’affermazione dell’identità culturale e culinaria delle varie comunità rurali del Nostro Paese, infatti i PAT sono stati definiti “espressione del patrimonio culturale italiano”, insieme alle DOP ed alle IGP, una risorsa per lo sviluppo ed il rilancio del settore agroalimentare italiano.

TAG:campagnaCilentoPATPostiglionerofrano
Condividi questo articolo
Facebook Whatsapp Whatsapp Threads Copia Link
Decorazioni albero

8 Dicembre, origini delle decorazioni natalizie: ecco il segreto delle palline sull’albero

Allestimento di presepe e albero: riscopriamo l'origine storica e il profondo significato…

Centro di accoglienza Agropoli

Choc ad Agropoli: spari contro il centro di accoglienza di località Moio

La dura condanna di Ermes Accoglienza: "Clima d'odio inaccettabile"

Battipaglia celebra Santa Maria della Speranza: presentato l’annullo filatelico del Giubileo

Dal Vaticano a Battipaglia: la Madonna della Speranza diventa simbolo del Giubileo

  • Torna alla home

Invia il tuo articolo o la tua segnalazione alla redazione

Condividi le tue storie con noi e diventa parte della comunità di Infocilento. Dai voce ai tuoi racconti e arricchisci il portale con il tuo contributo.

  • Scopri di più
  • Redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Collabora
  • Come vederci
  • Scarica l’app
  • Newsletter
  • Privacy
  • Gestione reclami
  • Codice di condotta
  • Facebook
  • X
  • Youtube
  • Google news
  • Instagram
  • Linkedin

© Copyright 2025 InfoCilento, registrazione Tribunale di Vallo della Lucania nr. 1/09 del 12 Gennaio 2009. Iscrizione al Roc: 41551. Editore: Domenico Cerruti – Proprietà: Red Digital Communication S.r.l. – P.iva 06134250650. Direttore responsabile: Ernesto Rocco | Tutti i contenuti di questo sito sono di proprietà della casa editrice, testi, immagini, video o commenti, non possono essere utilizzati senza espressa autorizzazione. Per le notizie o fotografie riportate da altre testate giornalistiche, agenzie o siti internet sarà sempre citata la fonte d’origine. Dove non sia stato possibile rintracciare gli autori o aventi diritto dei contenuti riportati, i webmaster si riservano, opportunamente avvertiti, di dare loro credito o di procedere alla rimozione. La redazione non è responsabile dei commenti presenti sul sito o sui canali social. Non potendo esercitare un controllo continuo resta disponibile ad eliminarli su segnalazione qualora gli stessi risultino offensivi e/o oltraggiosi. Relativamente al contenuto delle notizie, per eventuali contenuti non corretti o non veritieri, è possibile richiedere l’immediata rettifica a norma di legge.