Fratelli d’Italia Cilento torna a far sentire la propria voce chiedendo maggiore attenzione per le aree interne, troppo spesso dimenticate dalle istituzioni. Il movimento rilancia il proprio impegno sui temi della sanità, del lavoro, della viabilità e della sicurezza, denunciando con forza le criticità che affliggono il territorio.
Le accuse
“Non possiamo accettare che i nostri ospedali continuino a perdere reparti e personale, mentre i cittadini sono costretti a lunghi viaggi per curarsi”, si legge in una nota diffusa dal coordinamento cilentano del partito. Nel documento si sottolineano anche le difficoltà economiche che colpiscono famiglie e imprese locali, sempre più isolate da una rete infrastrutturale inadeguata e da servizi carenti.
Al centro della riflessione di Fratelli d’Italia c’è in particolare il tema della sanità pubblica, che rappresenta per il partito la vera emergenza del momento. Le carenze strutturali e di personale, il depotenziamento costante dei presìdi ospedalieri e l’assenza di servizi adeguati stanno mettendo in ginocchio l’intero comprensorio cilentano, con ripercussioni gravi sul diritto alla salute e sulla qualità della vita dei cittadini. “Non possiamo restare a guardare mentre i nostri territori vengono svuotati di risorse e competenze – prosegue la nota – è il momento di pretendere risposte concrete e immediate da parte della Regione e delle autorità sanitarie”.
Le richieste
Fratelli d’Italia Cilento chiede un piano straordinario per il potenziamento della sanità locale, che comprenda il rafforzamento dei pronto soccorso, il ripristino dei reparti chiusi, l’assunzione di personale medico e infermieristico, l’ammodernamento delle strutture esistenti e l’implementazione della medicina territoriale. Gli ospedali San Luca di Vallo della Lucania, dell’Immacolata di Sapri, Roccadaspide e Polla sono da anni in sofferenza, nonostante rappresentino dei punti di riferimento essenziali per un’area vasta e complessa. E poi c’è Agropoli, dove si continua a far credere ai cittadini di avere un ospedale mentre in realtà si tratta di una scatola vuota, buona solo per i proclami elettorali e le inaugurazioni senza contenuto.
“Non vogliamo elemosine né promesse vuote – sottolineano dal coordinamento – vogliamo atti concreti e risorse dedicate per garantire ai cittadini del Cilento lo stesso diritto alla cura che spetta a ogni altro cittadino italiano”. Il partito si dice pronto a portare avanti la battaglia in tutte le sedi opportune, accanto ai cittadini, ai comitati e agli operatori sanitari che ogni giorno lottano contro una macchina sanitaria sempre più lenta, inefficiente e distante dai bisogni reali della popolazione.
Le accuse all’Unione dei Comuni
Fratelli d’Italia Cilento rivolge un appello deciso e senza mezzi termini ai sindaci dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento: “A voi che avete firmato il sostegno ad un arrestato con l’accusa di corruzione e turbata libertà degli incanti – le loro parole – chiediamo con forza se siete disposti a mettere da parte interessi personali e politiche di parte per firmare un appello concreto e responsabile per la sanità del nostro territorio. La situazione è ormai insostenibile, i cittadini soffrono, gli ospedali sono allo stremo, eppure spesso assistiamo a silenzi imbarazzanti o a sostegni discutibili che non fanno che alimentare sfiducia. È il momento di agire con coraggio, di dimostrare che davvero si vuole il bene della comunità, e che la tutela della salute pubblica è priorità che non può essere sacrificata su altarini politici o personali”. Fratelli d’Italia invita i sindaci a prendere posizione con chiarezza, ad aderire a una mobilitazione reale e incisiva, senza compromessi, per difendere il diritto alla cura e restituire dignità ai cittadini del Cilento.