Il 2 luglio si celebra la Madonna delle Grazie in molte parrocchie italiane. In tutta Italia questa ricorrenza viene vissuta con profonda devozione, attraverso tradizioni e modalità differenti.
Il significato della festa affonda le sue radici nel Vangelo di Luca, là dove si narra la visita di Maria alla cugina Elisabetta. È una festa della gioia, poiché l’incontro tra le due donne è carico di Spirito Santo e produce un’esultanza contagiosa: Elisabetta pronuncia parole elevate, Giovanni Battista sussulta nel grembo.
Nel calendario liturgico attuale la “Festa della Visitazione” si celebra il 31 maggio, alla fine del mese dedicato a Maria. In origine, però, la data tradizionale era il 2 luglio, ancora mantenuta in molte comunità.
Origini e storia della festa
Di origine francescana, la celebrazione era già presente nel 1263. Fu istituzionalizzata nel 1389 da papa Urbano VI e successivamente confermata da Bonifacio IX per invocare la fine dello scisma d’Occidente. San Pio V ne estese la celebrazione a tutta la Chiesa. Dopo il Concilio Vaticano II, la riforma liturgica ne modificò la data mantenendone intatta la spiritualità.
Il titolo e la sua spiritualità
Il nome “Madonna delle Grazie” richiama la mediazione materna di Maria durante la visita a Elisabetta. Le parole del Vangelo la descrivono come “benedetta fra le donne”, “madre del mio Signore” e “beata colei che ha creduto”. Maria è proclamata “piena di grazia”, perché portatrice della Grazia divina nel mondo.
L’iconografia della Madonna delle Grazie
Nelle raffigurazioni classiche, Maria è rappresentata nell’atto di allattare Gesù Bambino. Questo gesto afferma la realtà dell’Incarnazione e il ruolo nutriente della grazia. Il Bambino, mentre tocca il seno della Madre, tiene in mano una sfera, simbolo del mondo.
La statua di Vallo della Lucania
La statua cinquecentenaria, con la scritta latina “Iusta petenti gratiosa sum” (Concedo la grazia a chi chiede con rettitudine), diventa testimonianza parlante. Grazie ai restauri recenti è stata confermata la data del 1521 e l’attribuzione a Giovanni da Nola, uno degli scultori più importanti del Cinquecento.
Il significato spirituale della festa
Maria è madre amorevole, mediatrice di tutte le grazie. Nei Vangeli è la donna del cammino, pronta a servire e portare Cristo agli altri. È missionaria, umile serva e fonte di gioia. La sua presenza ha il potere di trasformare ogni incontro in un’occasione di esultanza spirituale.
Un legame vivo con i fedeli
La “Madonna delle Grazie” continua ad accompagnare il popolo cristiano, offrendo conforto, intercessione e speranza. Il 2 luglio diventa così un giorno speciale per rinsaldare la fede e riscoprire, attraverso Maria, la gioia di camminare con Dio.
Ecco dove si celebra
Nel Cilento e Vallo di Diano la Madonna delle Grazie è venerata a Vallo della Lucania (foto in copertina di Giuseppe Palladino), Vatolla, Futani, Montecorice, Piaggine, Capograssi, Battaglia, Camerota, Foria, Vibonati, Acquavella Pollica, Agropoli (festeggiata l’11 agosto), Lustra, Roscigno, Teggiano, Sassano.