Il 6 ottobre 1761 nasceva a Casal Velino Carminantonio Lippi, figura eminente della scienza italiana del Settecento. Mineralogista, geologo e vulcanologo, fu anche poliglotta e protagonista della stagione illuministica del Regno delle Due Sicilie.
Lippi fece parte di un gruppo di giovani studiosi selezionati su iniziativa di Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, regina consorte del Regno di Napoli, per compiere un lungo viaggio di formazione tra Regno Unito e Impero asburgico. L’obiettivo era raccogliere esperienze e conoscenze utili al rinnovamento culturale del regno, in linea con le politiche di apertura promosse dalla sovrana.
Il periodo di studio e ricerca in Europa durò circa dieci anni. Al suo ritorno, le collezioni mineralogiche da lui acquisite contribuirono alla fondazione del Museo di Mineralogia dell’Università di Napoli, istituito con decreto reale nel febbraio 1801.
Tra le idee più innovative di Lippi figura il progetto di un ponte sospeso sul Garigliano, illustrato in cinque memorie scientifiche. Sebbene la sua realizzazione avvenne solo dopo la sua morte, il ponte fu costruito tra il 1822 e il 1829, dodici anni dopo la pubblicazione della proposta originaria.
Nel 1810, Lippi pubblicò anche uno studio sull’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., avanzando una teoria alternativa: secondo lui, il seppellimento di Pompei ed Ercolano sarebbe stato causato da violente alluvioni, più che dall’eruzione stessa. Un’ipotesi che suscitò dibattito e testimonia la vivacità intellettuale di uno scienziato capace di mettere in discussione le interpretazioni consolidate.