Forza Italia annuncia una significativa riorganizzazione sul territorio di Capaccio Paestum, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza e influenza politica. Il nuovo corso del partito è stato presentato dal commissario Maurizio De Rosa, il quale ha subito evidenziato importanti novità: l’adesione al partito dei consiglieri comunali Angelo Quaglia, Maria Rosaria Giuliano ed Eustachio Voza. L’annuncio segna un punto di svolta per la formazione politica nella città dei templi.
La posizione del partito
Il commissario De Rosa ha chiarito le intenzioni del partito, affermando: “L’obiettivo è far ripartire Forza Italia sul territorio. Avevamo intenzione di annunciare oggi l’adesione di tre consiglieri al partito ma siamo stati costretti ad intervenire prima per la diffusione di un comunicato stampa non condiviso dal partito”. Questo riferimento è legato a una precedente nota diffusa da ex militanti forzisti che si ponevano in contrapposizione all’attuale amministrazione comunale.
Con l’ingresso dei tre consiglieri, Forza Italia entra di fatto in consiglio comunale a sostegno della maggioranza in carica. I consiglieri hanno confermato la loro scelta, dichiarando: “Questa scelta non influirà sulla nostra posizione in consiglio comunale, anzi continueremo ad essere parte della maggioranza e a collaborare con l’amministrazione in carica”.
Prossimi obiettivi
In un’ottica di consolidamento e radicamento territoriale, Forza Italia prevede l’apertura di una propria sede a Capaccio Paestum nelle prossime settimane. Questa iniziativa si inserisce in una strategia più ampia, che guarda con particolare attenzione alle imminenti elezioni regionali. Il Vice Segretario regionale Gianfranco Libardi e il Segretario regionale Fulvio Martusciello hanno espresso chiaramente l’importanza di questo appuntamento elettorale. Martusciello ha esortato il nuovo gruppo a unirsi e a individuare una candidatura forte in vista delle regionali, invitando la comunità a “unirsi per il bene del territorio”. L’impegno del partito a Capaccio Paestum si configura quindi come un passo strategico per le future sfide politiche a livello regionale.